venerdì 12 ottobre 2012

DOMENICO MODUGNO E FRANCA GANDOLFI: UNA LUNGA STORIA D’AMORE


Vi riporto il mio articolo di questa settimana pubblicato sul giornale Chair... Su un uomo senza tempo....

Figura complessa, vitale, rivoluzionaria e fuori dagli schemi. Vero padre del cantautorato italiano, ma anche attore e stimato uomo di televisione e teatro. Un nome (che, da solo, è un biglietto da visita in Italia e nel mondo): Domenico “Mimì” Modugno. 
Nato a Polignano a Mare (Bari), un paesino dalle case bianche a picco sul mare, scappò di casa a 19 anni e andò a Torino, in cui si adattò a fare il gommista in una fabbrica. Una delle svolte della sua vita fu l’ammissione al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove 
fu ammesso e in seguito  vinse la borsa di studio quale migliore allievo della sezione di recitazione.   


                                                                                                                    
 Lì, tra l’altro, conobbe Franca, che poi sarebbe divenuta sua moglie, e gli amici di una vita, Franco Migliacci e Riccardo Pazzaglia. Già… Franca: una santa, praticamente, a dover “combattere” per una vita con quel dongiovanni affascinante, così spavaldo, pieno di entusiasmo, che inizialmente, però, non le stava simpatico.Lui cominciò a fare presto la corte alla bella siciliana, lei lo teneva a distanza: "Mi ero accorta che corteggiava tutte e aveva una fidanzata fissa -ricorda in un’intervista rilasciata al “Corriere della sera” il 15 agosto 1994 la signora Modugno, contenta di raccontare più l' uomo che l' artista. “ Io ero una borghese, figlia di un colonnello, e quindi ragionavo in maniera quadrata. Mimmo se n' era accorto e si divertiva a provocarmi. Sapeva che mi davano fastidio le parolacce e lui faceva apposta a dirle in mia presenza, per mettermi in imbarazzo".


“Quando mi mandò una lettera dal Canada, dove mi chiedeva di sposarlo, gli risposi se lo aveva deciso in un momento di debolezza, perché si sentiva solo in un Paese straniero. Poi mi consultai con Riccardo Pazzaglia, grande amico da sempre. Gli dissi: "Ma mi devo illudere davvero?". Qualche mese dopo, a giugno del 1955, ci sposammo". Però, si sa, il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Dopo il primo anno di vita in comune, la prima crisi. Sempre per colpa del dongiovannismo.
“Gli piacevano tantissimo le donne e lui piaceva a loro. Ma era anche sfortunato, perche' lo scoprivo sempre. Era distratto, lasciava in giro le lettere che gli scrivevano e altri segni di tradimento”.
Arrivarono alla separazione legale, ma dopo tre mesi cominciò a tempestarla di telefonate. “Il mio errore”- affermò nell’intervista al “Corriere della Sera”- fu di non mettere il paletto, non avevo sprangato la porta. Lui aveva le chiavi di casa e una mattina all' alba me lo ritrovai in camera da letto. Mi rimbambì di chiacchiere e finì per convincermi a tornare insieme".
Irriducibile dongiovanni, ma anche marito e padre affettuoso.  Chissà se la fiction dedicata a “Mister Volare”, che sarà trasmessa in autunno, riuscirà a saper dipingere le mille sfumature di questo unico, grande uomo.







7 commenti:

  1. Adoro le canzoni di Modugno! Ho una raccolta di CD con le sue canzoni. Mi è piaciuta anche una sua biografia, su Rai due mi pare.

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  2. Mannaggia mi è sfuggita la sua biografia su rai 2...grrrrrrrr! la cercherò on line.anche io lo adoro a modugno....come si fa a non adorarlo? :) le sue canzoni sono senza tempo!

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  3. Eccome, caro Alessandro! Ho appena finito di vedere la prima puntata della fiction trasmessa nei giorni scorsi su rai uno... Mi sono davvero emozionata: quanta genialità, ironia, dolcezza e Amore in Modugno! La sua vita è stata ricca d'amore.
    Grazie del commento!Una buona serata

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  4. Un grande Beppe Fiorello ci ha fatto rivivere la storia di tutti noi: l'italiano geniale, sanguigno, eccessivo, donnaiolo, incantatore. Perchè in Modugno tutti vorremmo riconoscerci nell'eterna ricerca della libertà e dell'amore eterno, dell'avventura e della sicurezza nella bramosia di essere protagonista di ogni attimo della nostra vita.
    Il suo ultimo sguardo di fronte al mare di Lampedusa riassume la poesia della sua vita.

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  5. Una storia semplicemente fantastica con tanta emozione.Grazie a Dio di averti fatto esistere per regalarci queste emozioni.Arrivederci Mimmo.

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