domenica 20 maggio 2012

GIORNATA DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI 2012


Oggi si celebra la 46 Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Il tema  scelto quest'anno è "Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione" ed è al centro del messaggio di Benedetto XVI diffuso lo scorso gennaio in occasione di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
Innanzitutto... Esiste una stretta connessione tra silenzio e parola? E poi...Cos'è, in pratica, il silenzio? Plutarco, scrittore e filosofo dell'antica Grecia, ci ricorda come gli Spartani "si abituavano a non lasciarsi sfuggire una parola che non avesse un significato meritevole di attenzione", come anche Pitagora che imponeva agli aspiranti filosofi un silenzio di 5 anni. 




Va bene, cari lettori, potete dire:" Suvvia siamo nel 2012 e n'è passato di tempo da Plutarco e Pitagora !". Sì, è vero, ma condivido pienamente il pensiero del Papa quando afferma che " nel silenzio ascoltiamo e conosciamo meglio noi stessi, nasce e si approfondisce il pensiero, comprendiamo con maggiore chiarezza ciò che desideriamo dire o ciò che ci attendiamo dall'altro, scegliamo come esprimerci. Tacendo si permette all'altra persona di parlare e a noi di non rimanere legati, senza un opportuno confronto, soltanto alle nostre parole o alle nostre idee".  Credo che il silenzio, così come la parola scritta o elettronica, servi ad esprimere quel "quid", che dà vero valore alla vita e alla crescita umana. 



 Voi cosa ne pensate a riguardo? Serve il silenzio? Dovremmo passare più momenti con noi stessi per capirci e capire cosa ci sta intorno? Siamo troppo circondati da comunicatori (o pseudo-comunicatori) che ci stordiscono con mille parole, che poi alla fine ci lasciano ben poco? 












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