Buongiorno cari amici. Come va? Stamattina vi voglio parlare della Frankfurt Buchmesse, la fiera del libro più importante al mondo, che si è aperta ieri e che durerà fino al 16 ottobre. Quanto mi piacerebbe andarci! Questa è la 63esima edizione, che richiamerà nella città di Francoforte ben 7.500 espositori provenienti da 110 paesi.
Tra i temi più importanti c'è il futuro multimediale, con la possibilità di sfogliare dei libri digitali. Alla Buchmesse, con le sue 3.000 manifestazioni e circa 1.000 autori, sono attesi circa 300.000 visitatori. Complimenti! Nel fine settimana la mostra, che sarà inaugurata dal ministro degli Esteri Guido Westerwelle (Angela Merkel è in visita in Vietnam) e dal presidente islandese Olafur Ragnar Grimsson, sarà aperta anche al pubblico.
Saranno circa 300 gli editori italiani presenti a Francoforte, con tanto di un “Punto Italia” di 274 metri quadrati - realizzato dall`Associazione Italiana Editori (AIE), dall`ex Istituto per il Commercio Estero e dal ministero per lo Sviluppo - dove verranno presentati ed esposti i 1400 titoli di 51 case editrici italiane.
Sarà presentato in anteprima alla Fiera di Francoforte, inoltre, il nuovo libro di Dacia Maraini “La grande festa”, edito da Rizzoli, che propone inoltre “L’arte della difesa” (The art of fielding), una storia di amicizia dell’americano Chad Harbach, definito dal New York Times “uno scrittore dall’immenso talento”, che uscirà in Italia nel 2012.
Ieri a Francoforte, inoltre, si è parlato di e-book, con la presentazione di una ricerca che evidenzia il ritardo dell'Italia nel mercato dei testi digitali. Vero? Non l'avrei mai detto.. E io che ero convinta che gli Italiani fossero dei grandi lettori! :). Numeri alla mano, il mercato dei libri digitali in Italia non cresce, a differenza di ciò che avviene negli Usa.
Riccardo Cavallero, a capo di Mondadori Libri, se la prende con gli agenti letterari. Cavallero "ha accusato la categoria di essere troppo conservatrice, criticandola per l’insistenza sul fatto che sul libro elettronico non possa essere fatto un ribasso superiore al 30 per cento rispetto al prezzo del libro cartaceo. 'Se pensate che gli editori siano conservatori non avete mai incontrato un agente. Noi, in confronto, siamo dei rivoluzionari', ha scherzato Cavallero aggiungendo che Mondadori (che ha siglato un accordo con Barnes & Noble per vendere titoli italiani sul lettore Nook) non rispetta questi contratti perché 'non si può avere paura dei prezzi o della cannibalizzazione, altrimenti non ci lanceremo mai nell’editoria digitale'..." Secondo la ricerca, in Italia nei prossimi 5 anni la quota di mercato dei libri digitali sarà del 5-6%. Dopo Apple, si attendono ora le mosse di Amazon e Google. Molto dipenderà dalle scelte di questi tre "giganti".
Bene... Detto questo... Chi vuole partire con me per Francoforte?
Ciao Cara!
RispondiEliminaHo letto il tuo messaggio sulla bacheca di Siracusa e da brava collega ho deciso di sostenerti. Ci vuole coraggio e costanza per tenere "vivo" un blog.
Ciao e a prestissimo!
Aretusa
http://petitepoohmonamour.blogspot.com/
Grazie mille per il sostegno! Sto cercando di tenere vivo questo blog con le mie passioni. Spero di trasmettere ciò che mi piace e i miei pensieri, le mie opinioni...Grazie ancora di cuore e buon pomeriggio :)
RispondiEliminaSarò un pò all'antica, ma onestamente questa mania di digitalizzare anche i libri non mi piace... multimedialità ok, ma lasciamoci la bella possibilità di "vivere" un libro, accarezzarne la copertina, scrivere una dedica con le nostre belle e personali calligrafie, continuare a riempire gli scaffali delle nostre librerie di casa e sentircene orgogliosi... possiamo digitalizzare tutto ciò che vogliamo (con risparmio di spazio e carta), ma il vecchio libro da leggere la sera prima di addormentarmi o al parco durante una pausa pranzo non toccatemelo, vi prego!!! Cmq... ho il trolley pronto... partiamo!!!!
RispondiEliminaSono d'accordo con te, cara MaryGrace. Quanto fascino ha sfogliare un libro, sentire il suo profumo di nuovo, segnare le parti che ci colpiscono di più...Ma la tecnologia non si ferma mai! Noi apparteniamo, probabilmente, all'epoca delle romanticone... Mi sbaglio? :)
RispondiElimina