venerdì 30 settembre 2011

FEDERICO FELLINI: UN ARTISTA A 360 GRADI




Buongiorno cari amici? Come va? L'avete per caso sentito che ieri,il 29 settembre, è stato proclamato a Miami il "Fellini Day", per ricordare il grande regista italiano Federico Fellini?


Quando l'ho scoperto alla televisione mi è spuntato un sorriso, perchè proprio il giorno prima avevo assistito, rimanendo molto affascinata, alla presentazione del libro "Fellini e Manara. Tra mistero, esotismo ed erotismo". Un’occasione che mi ha fatto conoscere meglio il regista, l'uomo e soprattutto il fumettista Federico Fellini. Lo sapevate che il regista era un disegnatore professionista? Io sinceramente no! I disegni pubblicati sopra e i seguenti sono tutti suoi. Niente male vero?








Federico Fellini esordisce, infatti, pochi mesi dopo il suo arrivo a Roma, nell'aprile del 1939, sul Marc'Aurelio, la principale rivista satirica italiana, nata nel 1931 e diretta da Vito De Bellis. Collabora come disegnatore satirico, ideatore di numerose rubriche (tra cui È permesso…?), vignettista, e autore delle celebri "Storielle di Federico", divenendo ben presto una firma di punta del quindicinale.

La passione per i fumetti, l'occhio onirico e sognante, il porre tutto ai limiti della realtà sono caratteristiche comuni di Federico Fellini e il famoso disegnatore  Milo Manara. Sembra quasi scontato il grande feeling che nascerà tra i due. Molto particolare e curioso è stato il racconto di quello che fu definito da Vincenzo Mollica "il film non realizzato più famoso della storia del cinema" cioè "Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet ".Più e più volte il suo autore avrebbe voluto, infatti, realizzarlo e stava sul punto di farlo, ma una serie di contrattempi, personali e non, ne hanno sempre bloccato il compimento. Che superstizioso che era Fellini! A quanto ho intuito, era di quelle persone che avrebbero cambiato la strada immediatamente se avesse attraversato un gatto nero!  :)

 Fellini realizzò anche lo storyboard di tutta la prima parte, che sarà poi alla base del fumetto omonimo pubblicato nel 1992 e disegnato... indovinate da chi? Dall'amico Milo Manara ovviamente!
La storia nasce nel 1965, quando lo stesso Fellini, assieme a Brunello Rondi e Dino Buzzati, ne scrive il primo copione cinematografico. Il regista aveva in mente parecchi attori a cui affidare la parte (tra i quali anche Totò o Marcello Mastroianni) ma infine il film venne bloccato: solo quando il regista lo riprese, si convinse che Paolo Villaggio era il più adatto al ruolo.
Giuseppe Mastorna detto Fernet è un famoso clown, il cui numero consiste nel suonare il violino o il violoncello. Egli ha girato il mondo, e si trova in un'imprecisata capitale nordeuropea coperta di neve quando sale su un aereo, pronto a ripartire per l'ennesima tappa del suo tour. Sennonché, a causa della persistente tempesta di neve, l'aereo è costretto a un atterraggio di emergenza nella piazza di una grande città, davanti a un'imponente cattedrale gotica. Da qui, con uno slittino, Mastorna viene portato in un grande albergo in una foresta, dove viene accolto a lume di candela e dove ha luogo lo spettacolo di una conturbante danzatrice del ventre che, al culmine dello spettacolo, è colta dalle doglie e partorisce in mezzo alla sala, tra la gioia degli astanti. A questo punto, Mastorna si ritira nella sua stanza, ma prima di dormire accende la televisione: l'annunciatrice del telegiornale annuncia un disastro aereo sulle montagne che non ha lasciato superstiti, però parla in tedesco, e Mastorna non capisce. 


Qui si interrompe la storia... Insomma... Non era decisamente un film semplice, era una specie di "Divina commedia" dantesca fatta a film e probabilmente questo mandò continuamente in crisi il regista. 
"Nulla si sa, tutto si immagina" diceva Fellini, ha ricordato durante la presentazione del libro Laura Maggiore. E si... Fellini è stato e rimarrà uno dei registi maggiori italiani(come si possono dimenticare suoi capolavori come "otto e mezzo", "i vitelloni", la strada" o "la dolce vita"? Impossibile!).  Era un provocatore, un sognatore, un uomo che andava oltre la realtà. Era un uomo che non ha mai abbandonato le sue passioni e ha avuto il coraggio di andare fino in fondo. Un grande uomo e un grande artista... a 360 gradi.


Ps. Ragazzi aspetto i vostri commenti! Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate di questo blog !
                                                                                                                                       A.



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