Buongiorno cari amici? Come va? L'avete per caso sentito che ieri,il 29 settembre, è stato proclamato a Miami il "Fellini Day", per ricordare il grande regista italiano Federico Fellini?
Quando l'ho scoperto alla televisione mi è spuntato un sorriso, perchè proprio
il giorno prima avevo assistito, rimanendo molto affascinata, alla
presentazione del libro "Fellini e Manara. Tra mistero, esotismo ed
erotismo". Un’occasione che mi ha fatto
conoscere meglio il regista, l'uomo e soprattutto il fumettista Federico
Fellini. Lo sapevate che il regista era un disegnatore professionista? Io sinceramente no! I
disegni pubblicati sopra e i seguenti sono tutti suoi. Niente male vero?
Federico
Fellini esordisce, infatti, pochi mesi dopo il suo arrivo a Roma, nell'aprile del 1939, sul Marc'Aurelio,
la principale rivista satirica italiana,
nata nel 1931 e
diretta da Vito De Bellis. Collabora
come disegnatore satirico, ideatore di numerose rubriche (tra cui È
permesso…?), vignettista, e autore delle celebri "Storielle di
Federico", divenendo ben presto una firma di punta del quindicinale.
La
passione per i fumetti, l'occhio onirico e sognante, il porre tutto ai limiti
della realtà sono caratteristiche comuni di Federico Fellini e il famoso
disegnatore Milo Manara. Sembra quasi scontato il grande feeling che
nascerà tra i due. Molto particolare e curioso è stato il racconto di quello
che fu definito da Vincenzo Mollica "il film non realizzato
più famoso della storia del cinema" cioè "Il viaggio di G.
Mastorna detto Fernet ".Più e più volte il suo autore avrebbe
voluto, infatti, realizzarlo e stava sul punto di farlo, ma una serie di
contrattempi, personali e non, ne hanno sempre bloccato il compimento. Che
superstizioso che era Fellini! A quanto ho intuito, era di quelle persone che
avrebbero cambiato la strada immediatamente se avesse attraversato un gatto
nero! :)
Fellini
realizzò anche lo storyboard di tutta la prima parte, che sarà poi alla
base del fumetto omonimo pubblicato nel 1992 e disegnato...
indovinate da chi? Dall'amico Milo Manara ovviamente!
La storia
nasce nel 1965,
quando lo stesso Fellini, assieme a Brunello Rondi e Dino Buzzati,
ne scrive il primo copione cinematografico. Il regista aveva in mente parecchi
attori a cui affidare la parte (tra i quali anche Totò o Marcello Mastroianni) ma infine il film
venne bloccato: solo quando il regista lo riprese, si convinse che Paolo Villaggio era
il più adatto al ruolo.
Qui si interrompe la storia... Insomma... Non era decisamente un film semplice, era una specie di "Divina commedia" dantesca fatta a film e probabilmente questo mandò continuamente in crisi il regista.
"Nulla si sa, tutto si immagina" diceva Fellini, ha ricordato durante la presentazione del libro Laura Maggiore. E si... Fellini è stato e rimarrà uno dei registi maggiori italiani(come si possono dimenticare suoi capolavori come "otto e mezzo", "i vitelloni", la strada" o "la dolce vita"? Impossibile!). Era un provocatore, un sognatore, un uomo che andava oltre la realtà. Era un uomo che non ha mai abbandonato le sue passioni e ha avuto il coraggio di andare fino in fondo. Un grande uomo e un grande artista... a 360 gradi.
Ps. Ragazzi aspetto i vostri commenti! Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate di questo blog !
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A.
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