Buon pomeriggio ragazzi! Sì sono tornata più carica e più matta di prima. Scherzo... Scusatemi per l'assenza, avendo avuto problemi col blog e pc. Come state? Vi riporto un mio articolo pubblicato recentemente sulla rivista bimestrale cartacea e allo stesso tempo on line Notabilis (www.notabilis.it). Date un'occhiata mi raccomando!
Stavolta si parla di posti da favola... Le isole Eolie!!! Perchè magari qualche altro giorno di vacanza si riesce a ritagliare :)
«L’Italia senza la Sicilia, non
lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di
tutto» [...] La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole
scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con
la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita».
Così
scriveva nel 1817 J. W. Goethe ne
“Viaggio in Italia”, dopo essere rimasto abbagliato dalle bellezze e dalla
ricchezza culturale della Sicilia, che oggi vanta ben 7 siti Unesco. La Valle
dei Templi di Agrigento (dal 1997), la Villa Romana del Casale di Piazza
Armerina (sempre dal 1997), le isole Eolie (dal 2000), la Val di Noto (dal
2002), Siracusa e la Necropoli di Pantalica (dal 2005), l’Etna (dal 2013) e dal
2014 la vite ad alberello di Pantelleria, più famosa come Zibibbo, costituiscono
tesori preziosi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’organizzazione fondata
nel 1945 dalle Nazioni Unite.
Le splendide isole Eolie rappresentano
una perla di rara bellezza, meta privilegiata per le vacanze estive, offrendo
un mare cristallino, panorami e paesaggi da togliere il fiato, natura selvaggia
soprattutto nelle isole di Alicudi e Filicudi, vulcani mai sopiti e una ricca
cultura. Di esse sono rimasti affascinati persone del calibro di Boccaccio (che
le ha citate anche in una novella del Decamerone) e Alexandre Dumas (padre),
autore di opere letterarie quali “I tre moschettieri” e “Il conte di
Montecristo”. Proprio Dumas, visitandole
con l’amico pittore Jadin e il cane Milord, le considerò addirittura una sorta
di paradiso perduto sullo stile di Gauguin.
Per gli amanti della cultura, tra un
tuffo e una gita alla scoperta delle isole Eolie, sul roccione riolitico del "Castello" di Lipari
sorge il Museo Archeologico “Luigi
Bernabò Brea”, famoso nel mondo perché
rappresenta l'indiscutibile punto di partenza per la conoscenza delle vicende
che hanno interessato il mediterraneo centro-occidentale dall'alta preistoria
fino all'età romana.
Costituito da sei padiglioni che accolgono
rispettivamente le sezioni Preistorica,
Epigrafica, delle Isole Minori, Classica, Vulcanologica e Paleontologica del
Quaternario, documenta quanto l’arte e la cultura siano sempre stati basilari
per le popolazione che approdarono nel corso dei secoli sulle isole.
Assolutamente da non perdere il settore delle maschere teatrali : vi sono esposte maschere
di produzione liparota che rappresentano l'universo del teatro antico, dal
teatro di Sofocle ed Euripide fino alla commedia di Menandro, identificando
tutti i 44 tipi della Commedia menandrea. Unico poi è il settore sulla
formazione e l'aspetto geomorfologico dell'arcipelago eoliano, straordinario
per la varietà e ricchezza delle documentazioni dovute a collaborazioni di
vulcanologi eminenti come il prof. Rietmann e il prof. H. Tazieff.
Se sentite il bisogno di evadere dalla frenesia
e dai rumori della vostra città, Alicudi
e Filicudi sono senz'altro le mete ideali: queste due splendide isole
offrono la possibilità di immergersi in una natura incontaminata, dove non
esistono strade ma mulattiere e dove i mezzi principali di trasporto sono i
muli o le proprie gambe. Con i loro caratteristici luoghi
paradisiaci, ad Alicudi e Filicudi il tempo sembra essersi fermato ed è
possibile sperimentare uno stile di vita ormai perduto.
Se
avete voglia di relax e di coccolarvi un po’, l’isola di Vulcano vi aspetta per immergervi nelle famose acque termali e per
beneficiare degli effetti dei fanghi sulfurei. La natura vulcanica
dell'Isola ha dato forma a splendide insenature e grotte che un turista non può
assolutamente perdere: raggiungibili esclusivamente via mare, le grotte dell'isola
di Vulcano offrono dei suggestivi paesaggi che tramite escursioni guidate è
possibile ammirare fin nelle zone più interne. Tra le più famose
segnaliamo la grotta del Cavallo (o
dell'Eremita), il cui nome prende spunto da un masso che sembra somigliare ad
una testa equina. . A due passi dalla grotta, è possibile poi
immergersi nelle splendide acque cristalline circondate da rocce di tufo e
basalto della Piscina
di Venere, nome dato in onore della dea dell'amore la quale ,
secondo una leggenda, vi si tuffava per recuperare la verginità perduta.
Impossibile in un incredibile viaggio alle
Eolie non assaporare gli ottimi piatti di pesce sempre fresco e di eccellente
qualità, vista la salinità dei mari; famosi sono anche i capperi, ai
quali i Greci attribuivano virtù medicinali, oltre all'uso frequente
delle erbe aromatiche che donano fragranze inebrianti in ogni piatto:
rosmarino, basilico, aglio, menta, nepitella, olive e pomodorini. Tra le specialità possiamo
ricordare tra gli altri gli spaghetti alla strombolana con i
capperi, la pasta con i ricci di mare, la zuppa di scorfani, gli
involtini di pesce spada, fette di pesce spada tagliate finemente e riempite
con un impasto di pan grattato, formaggio prezzemolo ed aglio, cotti alla
griglia e serviti come spiedini. I secondi sono spesso accompagnati dall’insalatina
alla liparota con pomodorini freschi, capperi, origano e mozzarella o dalla
caponata eoliana con melanzane, sedano, olive verdi, passata di
pomodoro e ovviamente gli immancabili capperi.
Per
quanto riguarda i dolci, tipiche sono le vastiduzze, dolcetti realizzati con
uva passa e mandorle, e i spicchiteddi a base di vino cotto, chiodi di garofano
e cannella. Per finire in bellezza non
si può non sorseggiare la famosa Malvasia: si tratta di un vino bianco dai colori ambrati adatto per accompagnare della frutta fresca o
dei dessert prodotto alle isole Eolie, le cui viti vengono coltivate sul tipico
terreno a terrazza.
Appuntamento
imperdibile è la festa di San Bartolomeo,
patrono di Lipari e protettore delle Eolie, il 24 agosto: tra i numerosi eventi
organizzati durante il periodo estivo,
questa è la festa più importante, a cui partecipano tutti gli
isolani e in cui si svolge la processione della statua di San Bartolomeo con
il "vascelluzzo"
(reliquiario d'argento), entrambi portati a
spalla dalle varie confraternite. La festa si conclude con gli spettacolari fuochi d'artificio sul mare.
Questo e molto
altro sono le isole Eolie, patrimonio dell’umanità e bene da salvaguardare e da
apprezzare nelle sue mille sfumature.
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