martedì 7 ottobre 2014

Sulle tracce di don Bastanu. Omaggio a Dinu Adamestean

Uno tra gli incontri più emozionanti a Naxoslegge ( 15/26 settembre) è stato a mio avviso il ricordo di Dinu Adamestean (Toporu 1913  Policoro 2004) archeologo rumeno naturalizzato italiano, pioniere e promotore dell'applicazione delle tecniche di aerofotografia e prospezione aerea nella ricerca archeologica. 
Direttore della Aerofototeca del Ministero della Pubblica Istruzione, professore all'Università di Lecce, funzionario statale, è stato al vertice delle Soprintendenze di Basilicata e Puglia, carica in cui si distinse per la tutela dalle aggressioni ai territori di interesse archeologico e per la creazione e lo sviluppo di una qualificata rete di musei di rango nazionale. Insomma... promuovere una politica che vedesse l'esposizione dei ritrovamenti archeologici nei pressi dei siti archeologici originari. Uno che credeva in ciò che faceva: il suo lavoro era il suo amore vero.

Un amore condiviso con l'altro suo grande amore Daphne Pheips, compagna, moglie, amica, confidente. Il rapporto con l'inglese Daphne Pheips inizia fin da giovani: lei di ricchissima famiglia, affascinante, bella, spericolata nella sua macchina (a quei tempi non era così frequente), lo seguiva con affetto e passione nei suoi scavi. Una grande sintonia, comprensione e soprattutto condivisione di ogni piccola cosa, avvenimenti personale, problemi, dubbi e delusini. Il loro rapporto, anche dopo essersi sposati e in seguito separati, è stato sempre qualcosa di unico e speciale: ne sono testimonianza la recente scoperta del loro epistolario, in cui è evidente il feeling tra loro. 



Ma se non si fossero separati, Dinu, o meglio chiamato don Bastianu dai siciliani (il suo cognome era troppo complicato da pronunciare), forse non sarebbe diventato il grandissimo archeologo che poi è diventato, e forse Daphne non avrebbe curato e coccolato, quasi come fosse una figlia, la meravigliosa casa Cuseni a Taormina, dichiarata nel 1998 Monumento Nazionale Italiano per l'altissimo significato artistico e storico. Non si può sapere... Ora saranno in cielo a parlare di archeologia, di latino (di cui lui era parecchio appassionato, mentre lei non così tanto), di avventure successe e di ricordi del passato. Ne sono certa. 








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