“Non esiste investimento sicuro: amare significa, in ogni caso, essere
vulnerabili. Qualunque sia la cosa che vi è cara, il vostro cuore prima o poi
avrà a soffrire per causa sua, e magari anche a spezzarsi. Se volete avere la
certezza che esso rimanga intatto, non donatelo a nessuno, nemmeno a un
animale. Proteggetelo avvolgendolo con cura in passatempi e piccoli lussi;
evitate ogni tipo di coinvolgimento; chiudetelo col lucchetto nello scrigno, o nella
bara, del vostro egoismo. Ma in quello scrigno- al sicuro, nel buio, immobile,
sotto vuoto- esso cambierà: non si spezzerà; diventerà infrangibile,
impenetrabile, irredimibile. L’alternativa al rischio di una tragedia, è la
dannazione”. (“I quattro amori”, C. S. Lewis)
Questa la prefazione scelta
dallo scrittore catanese Davide Chiara (http://www.davidechiara.com/) per
il suo ultimo romanzo, “Tu” (Inkwell edizioni), presentato sabato 22 giugno
alla libreria Mondadori della città etnea. Un titolo semplice, facile da
ricordare, che vuole dare già l’idea al lettore del modo in cui lo scrittore ha
deciso di narrare la sua storia, utilizzando cioè la seconda persona. Semplice,
deliziosa, vivace e assolutamente adorabile la persona a cui è dedicato “Tu”,
la nipote dello scrittore Giulia, di due anni, che durante la presentazione,
con i suoi capelli biondi con le treccine e il completo quadrettato bianco e
rosa da bambolina, non poteva non farsi notare dal pubblico.
La protagonista del libro di
Davide Chiara (che ha voluto giocare col suo nome, firmandosi Chiara Davide,
per dare maggiormente libero sfogo al suo lato femminile… Perchè sì, anche gli
uomini cel’hanno!) è Norma De Santis, una super affascinante donna, aspirante
attrice, alla soglia dei trent’anni,
super bella, super corteggiata, super invidiata, super curata in ogni minimo
dettaglio. Insomma… Super in tutti i sensi. Non sembra quasi di questo pianeta
e appare inizialmente antipatica e superficiale. Ma c’è sempre un ma nella vita…
Norma è una donna dal carattere insicuro, nonostante l’apparenza di femme
fatale sicura di sé. Una persona che preferisce scappare dai problemi,
piuttosto che risolverli. Scappa da Catania, sua città natale, per rifugiarsi a
Roma. La sua vita sarà totalmente sconvolta da un avvenimento, la morte di una
persona molto molto vicina a lei (non vi dico chi è così cerco di stuzzicare la
vostra curiosità e acquistate il libro). Norma deve imparare a fare una cosa,
che può sembrare semplice ma anche davvero complicata: amare sé stessi e
accettarsi per come si è. C’è bisogno di avere sempre un sorriso a trentadue
denti oggi? C’è bisogno di apparire per forza perfetti 24 ore su 24? Con un
lavoro che ti fa guadagnare un bel po’ di soldi, le scarpe all’ultima moda
(ovviamente con tacchi stratosferici per le donne) e andare quasi
obbligatoriamente nei posti più “in”? Altrimenti cosa sei? Uno sfigato? E dove sono finiti i valori? Non voglio
sembrare la bacchettona di turno, o la professoressa, ma sono domande che mi
sorgono spontanee leggendo “Tu”. “Tu” è un libro attuale, che emoziona (lo
confesso… qualche lacrima ha bagnato il mio libro), da fare leggere soprattutto
agli adolescenti.
“Ci stai riflettendo, ma non
riesci a ricordare quand’è stata l’ultima volta che hai mangiato così bene. E
non stai certo parlando del cibo- anche perché a Roma tu frequenti solo i
migliori ristoranti- ma erano anni e anni che non sedevi attorno a un tavolo,
in famiglia, con tanta armonia”. Dopo questo pranzo a casa dei genitori della
cognata Agata, Norma, a mio parere, inizia a rivalutare determinate cose...
Forse non è dove sei, ma con chi sei.
Il
quesito che Chiara Davide vuole lanciare con “Tu” è : dobbiamo accettarci con i nostri
pregi e difetti oppure possiamo migliorarci nel corso della nostra esistenza,
anche dopo aver vissuto esperienze forti? L’insegnamento di
Norma è di buttarsi, nonostante tutto e tutti, di andare oltre l’apparenza, di
provare nella vita a realizzare quello che ci sta più a cuore, di sentire la famosa
vocina del grillo parlante che ognuno di noi ha e di avere il coraggio di
seguirla. E di avere fiducia negli altri e di credere che una persona ci può
amare proprio per quello che siamo, iniziando ovviamente ad amare noi stessi.
Una “chicca” del libro di Davide Chiara, che già nel 2010 aveva pubblicato con
la casa editrice Boopen Led il romanzo “Se solo mia madre sapesse”, sono anche
i titoli dei capitoli. Questi compongono una poesia:
“In un mondo di vetro
Tutto è dato per scontato
Uno sguardo un gesto un passo falso
Niente si muove mai inosservato
Dell’anima il pianto ne è l’orgasmo
La gogna la virtù
Speranza trappola dei padroni
La rinuncia è propria degli schiavi
In un mondo dal sapore metallico
Il retrogusto è poi più amaro
Un passo falso un gesto uno sguardo
A un tratto tutto può cambiare
In un mondo reale
Le carezze che spezzano le corazze
Mai niente è come appare”.
Una
prefazione, una ricerca dei titoli che crea questa magia, una cura dei
particolari che mi ha colpito. A volte dietro la semplicità (in questo caso del
linguaggio) si nasconde un impegno e un’attenzione non indifferente.
N.B. "Tu" è in esclusiva per le Librerie Mondadori.. Oppure su Internet (in formato cartaceo) con spedizione fino a casa in pochi giorni. Info su: www.davidechiara.com
Può seguire il mio esempio allora: l'ultima cosa che m'interessa è la perfezione fisica (anzi,dovrei curarmi di più), tanto piaccio lo stesso, ah!ah!
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