mercoledì 19 giugno 2013

Vincenzo Pirrotta e Anna Bonaiuto: rivoluzionari, con Aristofane, ne “Le donne al parlamento”


Lui è un estroverso attore e regista siciliano, allievo di Mimmo Cuticchio, erede della tradizione dei cosiddetti “cuntisti”. Impossibile da catalogare. Lei è un’attrice teatrale e cinematografica sopraffina, vincitrice nel 1995 del Nastro d’argento e del premio David di Donatello come miglior attrice protagonista del film “L’amore molesto”di Mario Martone. Indimenticabile nei panni di Livia Danese, moglie di Giulio Andreotti, ne “il Divo”  di Paolo Sorrentino. Lui è Vincenzo Pirrotta, lei Anna Bonaiuto. Lui è il regista della commedia “Le donne al parlamento” di Aristofane, lei è la protagonista di questa commedia, Prassagora. Sono entrambi impegnati fino al 24 giugno al teatro greco di Siracusa con questa opera, divertente e attuale, del commediografo greco, uno dei principali esponenti della Commedia antica.
 «Una carica rivoluzionaria che si mantiene intatta a distanza di 3 mila anni, perché consente ancora di raccontare lo stallo e la corruzione della politica».

Per il regista Vincenzo Pirrotta, “Le donne al Parlamento” sono doppiamente attuali, perché «oltre al tema del potere affrontano la condizione femminile e soprattutto la raccontano agli uomini di oggi».           
A guidare il colpo di stato delle donne di Atene è, appunto, Anna Bonaiuto, che torna al Teatro Greco dopo “Le Coefore” dirette da Giorgio Pressburger nel ’96. Assurda la proposta del personaggio interpretato dall’attrice napoletana, Prassagora, moglie di Blepiro, la quale promuove la comunanza assoluta dei beni: ognuno avrà tutto quello di cui avrà bisogno e tutto in egual misura. Anche l’amore sarà in comune: prima andranno accontentati i vecchi e i brutti, sia tra gli uomini sia tra le donne. Insomma… Un comunismo dei beni e delle donne! Non mancano i riferimenti all’attualità politica, che suscitano le risa e gli applausi del pubblico. 


Il regista Pirrotta(che nella commedia ricopre anche il ruolo di Blepiro), con un modo tutto personale, cerca di lasciare l’oscenità dell’opera, senza che dia fastidio allo spettatore. Con gioia riprende un’opera di Aristofane, considerato innovatore già al suo tempo, un rivoluzionario, operando una rivoluzione di coscienze. Una rivoluzione, che attraverso la conquista dei cuori, cambia (o tenta di cambiare) la città, il Paese. Ne “Le donne al parlamento” si affrontano problemi come la corruzione politica, il problema della giustizia. La soluzione di Aristofane? L’utopia ovviamente!

Anna Bonaiuto definisce la “sua” Prassagora “una donna piena di passione, innanzitutto, che nasce già leader. Una trascinatrice dotata di grande energia e di altrettanta ironia”. Come darle torto? Un’assoluta protagonista, con la capacità di dominare la scena con il suo forte temperamento, la sua verve e bellezza. Una commedia, questa, “che parla dei problemi dell’essere umano con la risata”. Uno spettacolo che parla delle donne, che parla alle donne.


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