Si tratta di un'intervista a una fantastica pittrice, Norma Trogu, nonchè mia amica (bè sì....lo so... sono molto fortunata per questo!). Besos!
“Dipingere
è azione di autoscoperta. Ogni buon artista dipinge ciò che è”. Jackson Pollock
La parola chiave e fil rouge delle sue opere è sicuramente la libertà.
Libertà di pensare, di stupirsi, di osare, andando oltre la realtà. Libertà
anche nei colori. Quindi se un bambino disegna un gatto verde e rosso, “nessuno
si meraviglia, nessuno farà sentire fuori posto l’autore di quel felino
colorato”. Norma Trogu (il cui sito è
www.normatrogu.it), pittrice italo-argentina che dal 2005 vive in Sardegna,
trasmette la propria solarità e voglia di vivere nei suoi dipinti. I toni caldi
e accesi come il verde mela, il giallo
limone o il rosso pomodoro sono quelli da lei prediletti. “Li paragono al cibo
perché la sensazione che ho rispetto ai colori è che siano qualcosa di mangiabile”.
Le sue opere si trovano in musei a Parigi, New York e in
collezioni private a Buenos Aires, Londra, Barcellona, Madrid e in Italia. La passione per il disegno l’ha sempre avuta,
come d’altronde tutti i bambini. “Ricordo che una volta alla settimana, essendo molto vivace e ribelle, mandata fuori
dalla classe dagli insegnanti, disegnavo tutte le lavagne. Rappresentavo soprattutto
le case e i quartieri dove sono nata e cresciuta, mentre un’altra ragazzina
dipingeva”. Dall’adolescenza in poi, invece, ha ritratto essenzialmente donne, senza
dimenticare però gli interni delle abitazioni e le immagini più romantiche.
Utilizza colori
caldi, tratti sottili, rotondità, ricchezza e minuzia di particolari. Abbastanza
evidente la sua predilezione per Gauguin per quanto riguarda le tonalità e nei
temi per Chagall, “che mi ha concesso tanti permessi” (anche la possibilità di
non considerare la legge di gravità.
Infatti molti protagonisti delle opere della Trogu volano in estasi quasi
sognante). "Poi il muralismo messicano mi fece impazzire di amore e gioia nelle forme e nei colori.Oggi sono molto innamorata dell’illustrazione: ho illustrato parecchi libri e mi sento molto più libera. In realtà sono tanti i pittori che mi affascinano e mi seducono, anche quelli che non si vedono per niente nel mio lavoro, ma che mi fanno innamorare, e di quell’amore faccio tesoro per restituire tutto quello che posso nei miei lavori”.
Da 25
anni circa Norma Trogu tiene laboratori di arte per bambini, mentre per adulti li svolge da molto meno, per la loro intrinseca difficoltà di trovarsi
col proprio “homo ludens”.
“L’adulto
spesso non vuole giocare, vuole “fare sul serio”, prende una tela e subito
crede di produrre quadri. C’è poca umiltà nel suo apprendistato che inizia a
maneggiare i colori, perché ha una sovrastruttura, un sogno nel cassetto. Coi
bimbi comunichiamo da cuore a cuore senza filtro”.
"Lavoro anche in una scuola per persone con la sindrome di Down, ma lì riesco a entrare in contatto con facilità con gli studenti, perchè sono persone generose e si aprono facilmente". Forse un pò tutti avremmo bisogno di partecipare ad un laboratorio di pittura, per far emergere quel "fanciullino", quel "Peter Pan", che in fondo sta in ciascuno di noi.
Ps. Scusatemi per i "cambiamenti di carattere" delle lettere che ci sono a volte. E' una lotta ormai personale con il blog. Stavolta ha vinto lui, ma spero di rifarmi alla prossima battaglia! :))))))))
Ho visitato il sito, che bei disegni! Molto simpatici.
RispondiEliminaVisto? Ha uno stile personalissimo, inconfondibile Norma Trogu. I suoi quadri sono proprio com'è lei. Solare e innamorata della vita!
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