venerdì 9 dicembre 2011

SIRACUSA: OGGI L'APERTURA DELL'ARKIMEDEION


Oggi pomeriggio alle 17, a Siracusa, sarà inaugurato l'Arkimedeion, museo scientifico e tecnologico dedicato al grande Archimede, vissuto a Siracusa fra il 287 e il 212 a. C. Si tratta   del primo museo multimediale scientifico del Sud Italia, che avrà come sede il palazzo Pupillo(1773-1800) nella centralissima piazza Archimede, al centro della quale spicca la fontana di Diana dello scultore piceno Giulio Moschetti del 1906, che narra la leggenda di Aretusa (la ninfa è raffigurata nell’atto di fuggire da Alfeo che, con le braccia protese, cerca di afferrarla. Diana, ieraticamente al centro del gruppo, fa scudo alla giovinetta).
Un evento davvero importante per la città d'origine del matematico, ingegnere, fisico e inventore. Era ora che i siracusani creassero un museo per il loro famoso concittadino! Della serie... Meglio tardi che mai! 

Grazie ai 24 exhibit interattivi  (totem, touch screen, postazioni informatiche, guide, DVD), i visitatori potranno sperimentare, in prima persona, i fenomeni alla base di noti principi, apprendendo dall’osservazione e interazione diretta quali sono le regole, i comport
amenti e le “leggi” che li determinano.

Un team di esperti in fisica e in scienza delle comunicazioni del CNR e dell’Università si è impegnato a creare una buona strategia didattica e divulgativa. E’ noto, infatti, che non è semplice insegnare o divulgare scienze come la matematica e la fisica.



I vari temi illustrati sono raggruppati secondo tre linee principali: macchine per la guerra e la pace, matematica e geometria, fisica statica e idrostatica.
Nella mostra non possono mancare, ovviamente, opere celebri come il planetario, il più antico calcolatore meccanico conosciuto, un apparecchio che riproduceva la volta del cielo su una sfera e un altro che prediceva il moto apparente del sole, della luna e dei pianeti.
Le migliori informazioni su quest'oggetto sono fornite da Cicerone nel libro I delle Tusculanae Disputationes: «Archimede insomma, rappresentando in una sfera il corso della luna, del sole e dei cinque pianeti, ha fatto quello che fece il dio di Platone; il quale nel suo Timeo costruisce l’universo, e con una sola rotazione regola il moto degli astri, lento in alcuni, celere in altri. Se la sola potenza di un dio può eseguire questi movimenti nel mondo, Archimede li ha potuto imitare in una sfera perché dotato di genio divino […]». 



Nell'immaginario collettivo il ricordo di Archimede è indissolubilmente legato a due aneddoti leggendari. Vitruvio racconta che avrebbe iniziato ad occuparsi di idrostatica, perché il sovrano Gerone II gli aveva chiesto di determinare se una corona fosse stata realizzata con oro puro. Egli avrebbe scoperto come risolvere il problema mentre faceva il bagno, notando che immergendosi nell'acqua provocava un innalzamento del livello del liquido: la corona d’oro ed un uguale peso dello stesso metallo doveva quindi spostare un’identica quantità d’acqua.  Questa osservazione l'avrebbe reso così felice che sarebbe uscito nudo dall'acqua esclamando "εὕρηκα" (éureka!, ho trovato!).  


Secondo un altro aneddoto altrettanto famoso Archimede sarebbe riuscito a spostare da solo una nave,  grazie a una macchina da lui inventata. Esaltato dalla scoperta,  avrebbe esclamato: “Datemi un punto d'appoggio e solleverò la Terra”.





2 commenti:

  1. Che bell'iniziativa! Io invece avevo intenzione di andare alla presentazione di un libro ma purtroppo non sono potuta andare. E' un libero di poesie di un senegalese che vive da più di dieci anni in Sardegna. Poi avrebbero tenuto un dibattito assieme alla sua comunità.

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  2. Si, una bella iniziativa davvero! Ci voleva proprio! Comunque noi siciliani non ci smentiamo mai... Nelle info del sito non c 'è scritto neppure l'orario di apertura e di chiusura! Cose lunari... :)

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