martedì 15 novembre 2011

USIGRAI: SI LOTTA INSIEME PER LA LIBERTA'


Buongiorno, miei cari lettori! Sì, lo so... In quest'ultimo periodo vi ho un pò trascurato... Avete perfettamente ragione! Sono stata letteralmente travolta da diversi impegni, primo tra tutti un esame che ho sostenuto ieri pomeriggio e a cui tenevo particolarmente. Bene... Oggi vi voglio parlare di una conferenza a cui ho assistito, sempre ieri pomeriggio( le mie giornate, in effetti, dovrebbero essere di 48 ore!), al Monastero dei Benedettini a Catania. 

«Non nel mio nome. Riprendiamoci la Rai». È questo il titolo scelto per l'iniziativa portata avanti dai giornalisti Rai, che si oppongono al piano di depotenziamento dell’azienda promosso dalla direzione generale, la quale nega ogni negoziazione sindacale.
"Abbiamo scelto di cominciare questa iniziativa itinerante a giugno scorso», spiega il segretario Usigrai, Carlo Verna, «all'indomani del Referendum, quando i cittadini si sono riappropriati dell'acqua pubblica e delle energie rinnovabili. Allo stesso modo vorremmo che il servizio radio televisivo pubblico sia al servizio del pubblico, dei cittadini, dalla parte del diritto di informazione. Con l'avvento del digitale terrestre le televisioni sono in affanno. La Rai dovrebbe essere da traino e d'esempio. Se si continua, invece, su questa rotta, siamo destinati ad una inesorabile agonia. Noi, come giornalisti, ci troviamo sempre nella condizione di soggiacere in qualche modo ai governi di turno e la cosa è estremamente problematica. Occorrono delle regole che consentano alla Rai di essere guidata da persone che sono indipendenti rispetto ai partiti".


Il numeroso gruppo di giornalisti ha preferito, per ora, scegliere un tipo di dissenso diverso dallo sciopero, per evitare un modo troppo drastico, che porterebbe a una mancata informazione. Una cosa ingiusta, in un Paese in cui regna(o dovrebbe regnare) la democrazia. 
Inutile dire che le aspettative verso il nuovo governo di super Mario Bros (Monti) siano davvero alte... Si sta cercando disperatamente di trovare un servizio pubblico tarato sulle esigenze dei cittadini e non dei partiti politici. Un ritorno al passato, in un certo senso.


"Mamma Rai" deve permettere a tutti di esprimersi, deve essere uno strumento culturale, che deve sapere distinguersi dalle televisioni private e deve dare un "quid" in più dal punto di vista culturale. Un confronto leale e franco con tutte le categorie, per lasciare spazio alla libera espressione, senza sentirsi controllati da un'occhio superiore, tipo "Grande Fratello", pronto a buttarti fuori dalla "casa" appena fai un "passo falso". 
Sono questi i motivi per cui si stanno battendo questi coraggiosi giornalisti, capitanati da Carlo Verna. Potrebbero sembrare storie sentite e risentite altre mille volte, che potrebbero sembrare scontate. Ma che in realtà, evidentemente, non lo sono.


 In questi giorni storici per l'Italia, in un momento di ricostruzione e rifondazione, "bisogna riprendersi l'iniziativa che parte dal basso". Il governo, insomma, deve assecondare e non imporre il proprio pensiero o mettere paletti. Il servizio pubblico deve essere di tutti in egual modo. Non solo di chi è al potere! Questa sarebbe una degenerazione!


Un momento che mi ha emozionato è stato quando il Presidente dell'Unione Italiana Ciechi, dott Gimillaro, ha sottolineato come i ciechi e gli ipovedenti siano grandi usufruitori della tv e grazie alle descrizioni dettagliate dei cronisti possono immaginare e vedere con gli occhi dell'anima. I giornalisti hanno questo "potere" nelle loro mani, solo che a volte non se ne ricordano... Bisogna garantire per le categorie più "deboli"! Bisogna essere più sensibili! La società deve essere più attenta verso le necessità dei cittadini!


Devo ammettere che sono rimasta abbastanza delusa (per l'ennesima volta) dal fatto che ci fossero davvero pochi spettatori, se escludiamo chi era lì per lavoro e per ruoli istituzionali. Ma stavolta spezzo una lancia a favore dei miei coetanei. Ritengo che ci sia stata una PESSIMA pubblicità dell'evento. C'era solo un piccolo manifesto all'entrata dei Benedettini . Sul sito della facoltà non c'è nemmeno un rigo che invitava gli studenti a partecipare. Dico io... Ci vuole tanto a stampare e a distribuire locandine? Ci vuole tanto a creare un evento su facebook? Ci vuole tanto a fare un passaparola di una manifestazione di questo livello? O forse siamo, semplicemente, specializzati a perderci in un bicchiere d'acqua... Voi che ne pensate?

P.s. Qui sotto vi riporto il video andato in onda il 16 febbraio, in cui Attilio Romita legge il comunicato sindacale dell'Usigrai che esprime le preoccupazioni dei giornalisti del tg 1. Ascoltatelo!




12 commenti:

  1. Ciao carissima, com'è andato l'esame?
    La questione Usigrai è veramente seria. Per me possono anche chiudere Rai 1 e Rai 2, che trasmettono programmi spazzatura ma non toccatemi Rai 3! Suona strano detto da Attilio Romita, vero?

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  2. L'esame è andato benissimo! Ci tenevo tanto perchè è una materia che mi ha appassionato, stimo davvero tanto la professoressa e quindi ci tenevo particolarmente! Sì Francesca, la questione è davvero seria.Mi è piaciuto vedere persone che si impegnano nei valori in cui credono. Concordo con te su rai 3... "Che tempo che fa" e "Ballarò" sono sacri per me! Guai a chi me li tocca (anche se ormai anche la 7 ha programmi di un certo livello, a mio parere)...Non trovi?
    Speriamo che l'Italia e il suo popolo riesca a vincere questa battaglia. Ne andiamo di mezzo tutti! Dai programmi delle reti pubbliche mi aspetto più obiettività, cultura e trasparenza! Che ne dici?

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  3. "Che tempo che fa" e "Ballarò" li trovo noiosi anche se pregevoli; seguo volentieri solo la copertina di Crozza e Luciana Littizzetto. Sono d'accordo sui programmi di La7 e su quello che hai detto sulle reti pubbliche.

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  4. Ovviamente ognuno ha i suoi gusti. Credo sia giusto... Il mondo è bello perchè è vario, dice un detto popolare. Sennò che monotonia se tutti la pensassimo allo stesso modo!
    Ti auguro una buona giornata, mia cara Francesca, e grazie sempre per i tuoi commenti :)

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  5. Reputo vergognoso il totale disinteresse da parte del pubblico per questioni così importanti... non di tratta di questioni "settoriali" che interessano solo "agli addetti ai lavori"! La TV di Stato siamo tutti noi!!! E poi stiamo lì a sputare sentenze su governo & co. I politici sono quello che sono perchè troppo spesso rispecchiano chi rappresentano: un popolo poco cosciente, poco sensibile e troppo ignorante! Scusate lo sfogo, ma credo che in ciò che ho appena affermato ci sia molto di vero!

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  6. Concordo pienamente, cara MaryGrace... Non si può generalizzare, ma trovo molto triste il menefreghismo e il poco interessamento verso questioni che interessano(o dovrebbero interessare) tutti noi. Siamo un Paese con una storia come pochi. In Italia nacquero geni come Archimede,Dante, Boccaccio, Leopardi, Leonardo,Michelangelo... Facciamoci valere e non abbassiamo la testa per la troppa pigrizia! Dobbiamo essere fieri di essere italiani!

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  7. Prego, è un piacere. Io sono religiosa e posso dire che il mondo in generale sta peggiorando in adempimento di alcune profezie, tipo: 2Timoteo 3:1-5; Matteo 24.

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  8. Ciao! Eravamo sedute accanto e ora per caso scopro che anche tu eri in veste di "blogger"!!!:)
    Ti aggiungo tra i miei preferiti e magari ci beccheremo ancora a qualche evento!

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  9. Ahhhh.... Non ci credo! Mi fa piacere! Ovviamente ci "beccheremo" a qualche altro evento! Comunque... Chi si può scordare del ragazzo "unico intellettuale" tra il pubblico, che si lamentava delle sue mancate vendite del libro? INDIMENTICABILE! Ti aggiungo anche io adesso tra i miei preferiti :) Ti è piaciuto l'articolo? Cosa ne pensi? Un abbraccio

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  10. ahahahaha!Magari incontreremo anche lui a qualche altro evento a lamentarsi che la televisione non gli ha dato spazio per promuovere il suo capolavoro!:)Sì mi è piaciuto l'articolo e sono d'accordo sul fatto che "l'iniziativa deve partire dal basso"... Purtroppo siamo molto più bravi a lamentarci che ad agire, ma io sono ottimista per natura: spero ancora che arrivi il giorno in cui nessuno si lamenterà di pagare il canone perchè in cambio avrà un servizio vario e valido!

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  11. Concordo in pieno! Mi sa che noi ci vedremo domani mattina ai Benedettini... Non so perchè ma ho questa sensazione... :)

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  12. Lezione magistrale dei vincitori del Premio Mariagrazia Cutuli per caso? Spero di esserci, ma dipende anche da se e quanto pioverà domani mattina :)

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