lunedì 3 ottobre 2011

GATTI: MOLTO AMATI, POCO PROTETTI


Buon pomeriggio cari amici! Come va? Dopo essermi tolta stamattina una materia un po’ antipatica, eccomi qui da voi. Oggi parliamo di una mia grande passione (chi mi conosce lo sa bene…): i GATTI.
Io ho una gattona da ben 22 anni e la considero, praticamente, la mia sorellina a quattro zampe. I nostri amici mici sono gli animali da compagnia più diffusi nelle nostre case( quasi sette milioni di esemplari), ma non sempre a tanto amore corrisponde una doverosa attenzione alla sua salute.


Sono, infatti, pochi i gatti che vengono portati periodicamente dal veterinario e che vengono sottoposti a regolari cicli di vaccinazioni. Il gatto è un animale che maschera moltissimo le malattie, molto più del cane e spesso ci si accorge che sta male quando la patologia è in fase avanzata. Per questo sono importanti visite regolari, almeno una volta l’anno.Problemi al livello del cavo orale, diabete e disturbi renali sono tra le patologie più frequenti e sulle quali è possibile intervenire per tempo se si fanno controlli periodici. La prevenzione è l'arma vincente anche grazie alle vaccinazioni. La vaccinazione di base è detta trivalente (Panleucopenia, Herpesvirus e Calicivirus) e si deve somministrare con un'unica iniezione dopo le 8 settimane, il richiamo dopo un mese e poi con cadenza periodica(ogni 1 o 3 anni), in base al consiglio del veterinario curante.



Lo schema vaccinale andrebbe sempre personificato a seconda dello stile di vita dell’animale, perché ci sono gatti che vivono solo in casa, altri che escono in giardino e altri ancora che abitano in ambienti frequentati da altri gatti, per cui non è possibile dettare regole che vadano bene per tutti.

L’antirabbica, per esempio, è necessaria solo in alcuni casi: quando si deve ottenere il passaporto per l’espatrio, per la partecipazione ad alcune mostre feline, laddove richiesto, e negli animali che stanno all’aperto in zone in cui la rabbia è presente, come il nord-est d’ Italia.



Anche per quanto riguarda l’uso e la somministrazione di antiparassitari vale lo stesso consiglio della personalizzazione. Gatti che hanno la possibilità di uscire all’aperto e di entrare a contatto con altri animali, avranno la necessità di una protezione maggiore rispetto a quelli che invece stanno esclusivamente in casa. Per questi ultimi, benché il rischio sia decisamente inferiore, non è comunque da escludere: i piccioni ( che nelle nostre città sembra che vanno sempre di più aumentando… Non vi pare? Vabbè…) o l’uomo stesso possono portare in casa parassiti, per cui con i primi caldi potrebbe essere utile un trattamento antipulci.
Quindi, cari amici, basta essere un po’ più attenti e seguire poche semplici regole per fare stare bene i nostri amici a quattro zampe.  Se lo meritano, giusto? Sono o non sono i re della nostra casa? Almeno... Per la mia gatta Sissi è così...   :)











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