venerdì 7 ottobre 2011

BRONTE: PISTACCHIO CHE PASSIONE!

Cari amici, non so voi, ma la sottoscritta è da sempre stata una buona forchetta. Tra le diverse diverse cose che mi piacciono, il pistacchio è sicuramente un alimento che mi fa venire l'acquolina in bocca. Anche a voi? Bè... Allora non potete mancare alla XXII edizione della sagra del pistacchio a Bronte, tradizionale manifestazione dedicata all' "oro verde" del comune etneo. Il pistacchio di Bronte è particolarmente pregiato e ricercato per il suo sapore. L'olio estratto dal frutto trova anche applicazione in dermatologia per le sue alte doti emollienti e ammorbidenti. Ma, ovviamente, è in cucina che il pistacchio diventa un re. Avete mai assaggiato il pesto di pistacchio o la salsiccia di pistacchio? Ok sarò crudele... Guardate la foto sotto...




Ovviamente immancabili sono il gelato al pistacchio e i diversi tipi di dolci resi ancora più gustosi dal prezioso frutto dell'Etna. C'è da dire che la Sicilia è l’unica regione italiana dove si produce il pistacchio e Bronte, con oltre tremila ettari di coltura, ne rappresenta l’area di coltivazione principale (più dell'80% della superficie regionale e l’1% di quella mondiale), con una produzione dalle caratteristiche uniche che ne fanno un prodotto di nicchia di grande valore. 
Il pistacchio era già conosciuto dai greci e dai romani, ma è entrato a far parte delle coltivazioni agricole in Sicilia solo grazie agli arabi, che hanno scoperto che sul territorio di Bronte la pianta su cui effettuare l’innesto cresceva spontaneamente. L’ambiente di coltivazione va dai 300 ai 900 metri sul livello del mare, con la pianta che si adatta ad ambienti difficili(come i terreni lavici brontesi, dove non cresce nient’altro se non la "leopardiana" ginestra, che però, a differenza del pistacchio, non produce reddito). 
La raccolta viene effettuata ancora con le tecniche di un tempo tra le irte e spigolose lave dell’Etna e dal frutto della pianta bisogna togliere prima il mallo, poi il guscio e per finire quella pellicina che protegge il verde pistacchio. Subito dopo la raccolta il pistacchio va essiccato per ridurre la percentuale di umidità fino al 4%, impedendo la formazione di microrganismi. Alla fine il verde frutto ripaga certamente i brontesi per la fatica profusa nella coltivazione e nella raccolta. Se ne raccoglie per ben oltre 30 mila quintali, per una ricchezza che riempie le tasche brontesi per quasi 15 milioni di euro. 

Da ieri sono iniziate le manifestazioni a Bronte, che dureranno fino al 12 ottobre. Degustazioni, esposizioni di prodotti tipici a base di pistacchio, musica live, cabaret, percorsi enogastronomici e molto altro. Tra le diverse iniziative, quest'anno è previsto il concorso di pittura "Bronte 1860-2011" alla pinacoteca comunale e il concorso regionale "Il pistacchio, tradizione e innovazione", in cui verrà premiata la migliore torta e il miglior gelato. A questo punto, cari amici, che dire se non buon appetito? Spero di essere stata una buona PR dell'evento.


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