domenica 23 ottobre 2011

ALLA SCOPERTA DI NUOVI GENI DI SIRACUSA: ERCOLE BORDIN


Buona domenica, miei cari amici! Come avete passato il sabato sera? In giro per le piazze delle vostre città o a vedere qualche bel film al cinema, accompagnato poi da una pizza? Io sabato ho partecipato, nel suggestivo scenario dell’Antico Mercato della mia città, all’evento “SiracusArteMusica”, organizzato dal Rotaract club di Siracusa, Rotaract club Monti Climiti e dal Leo club. Nobile il fine dei tre club: aiutare il C.I.R.S. (comitato italiano reinserimento sociale), che mira a favorire la promozione della donna, a fornire servizi di assistenza nel campo delle devianze psico-sociali e dell’emarginazione e a promuovere la creazione di strutture idonee.
Durante la serata, con un piacevole sottofondo di musica di un quartetto d'archi, sono state esposte opere d'arte di diversi artisti. E indovinate un pò di che cosa vi voglio parlare oggi? Bè... Naturalmente di un artista che mi ha da subito incuriosito! Ovvio no? Ercole Bordin è un artista, a mio parere, innovativo, creando stupendi mosaici con tessere di un particolare vetro(vetro cattedrale). 
Di origine veneta , arrivato da 5 anni a Siracusa( ha un negozio in via Roma 24), un passato da grafico milanese, poi gestore di un centro benessere in Sardegna, Bordin ha uno stile suo personale, di chi ha le idee chiare e di chi si sa distinguere dalla massa. Ha scoperto la sua passione per caso, mentre studiava grafica pubblicitaria al Castello Sforzesco a Milano. Proprio in un aula vicino, si teneva un corso di specializzazione della tecnica con vetri cattedrale. E fu amore a prima vista. 




Quanto mi è piaciuta quest'opera con i pesci... Non vi viene in mente, guardandola, il granchio Sebastian della Sirenetta della Disney? Ok... Lo ammetto... Sono una spilungona di 26 anni, grande e vaccinata, ma in me è rimasta anche un pò di fanciullezza. Chi mi conosce lo sa... :)


Bordin, come un cane randagio affamato che va a cercare il suo osso, prendeva gli scarti lasciati dagli allievi di quel corso. Pezzi irregolari di vetro, luminosi e stupendi a livello cromatico... E così ebbe inizio quella lunga storia d'amore tra Bordin e l'arte(direbbe  il Gino Paoli). 
La sua tecnica è stata influenzata da Antoni Gaudì, massimo esponente del modernismo catalano, la cui carriera di architetto è caratterizzata dall'elaborazione di forme straordinarie, imprevedibili ed oniriche, realizzate utilizzando i più diversi materiali (mattone, pietra, ceramica, vetro, ferro, da cui Gaudí seppe trarre le massime possibilità espressive, con una profonda attenzione per le lavorazioni artigianali). 





Chi conosce le opere di Gaudì (ammirate, qui sopra,un particolare del parco Guell di Barcellona), non può che notare l'influenza che l'architetto spagnolo ebbe sull'arte di Bordin. 
L'artista veneto usa in prevalenza colori caldi (come il blu, il verde e  l'arancione),  e i suoi soggetti preferiti provengono dal mare, dalla natura.  Nel quadro qui sotto, sono ripresi i colori della Sicilia( il verde dei prati, il rosso dell'Etna, il blu del mare e del cielo). Stupendo, eh? 






Più sotto, possiamo ammirare un'altra opera, che rappresenta la parte del sud Italia. Un significato profondo quello  che l'artista ha voluto dare a quest'opera, visto che c'è un colore comune(ilblu), che accomuna tutti, ma all'interno ci sono anche dei piccoli tasselli di colore diverso, che indica la diversità. Insomma... Gli uomini sono diversi e allo stesso tempo simili! Cosa può esserci dietro un quadro...




Quadri che arricchiscono le pareti delle nostre case, che rendono colorato e vivace anche l’angolino più tetro di una casa. Opere, quelle di Bordin, che si adattano a ricoprire le più svariate superfici, come cornici, pannelli, specchi, vassoi e molto altro. 
Devo ammettere che, oltre ad essere molto affascinata dalle sue opere, Bordin mi ha colpito per la sua disponibilità, freschezza e apertura. Ha portato un soffio di aria fresca a Siracusa. Ce ne vorrebbero decisamente di più di queste piacevoli brezze! Inoltre, la sua storia mi ha fatto pensare che mettersi in gioco, sempre e comunque, è importante. La vita, a volte, è davvero imprevedibile. Chi avrebbe detto a quel giovane talentuoso studente di grafica che sarebbe diventato un artista di così alto livello?

2 commenti:

  1. Brava Ale! ...e sai a cosa mi riferisco! ; ) Baci

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  2. certo che lo so a cosa ti riferisci! grazie pippi! sono contenta ti sia piaciuto l'articolo sul tuo collega :)

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