Lui è un estroverso attore e
regista siciliano, allievo di Mimmo Cuticchio, erede della tradizione dei
cosiddetti “cuntisti”. Impossibile da catalogare. Lei è un’attrice teatrale e
cinematografica sopraffina, vincitrice nel 1995 del Nastro d’argento e del
premio David di Donatello come miglior attrice protagonista del film “L’amore
molesto”di Mario Martone. Indimenticabile nei panni di Livia Danese, moglie di
Giulio Andreotti, ne “il Divo” di Paolo
Sorrentino. Lui è Vincenzo Pirrotta, lei Anna Bonaiuto. Lui è il regista della
commedia “Le donne al parlamento” di Aristofane, lei è la protagonista di
questa commedia, Prassagora. Sono entrambi impegnati fino al 24 giugno al
teatro greco di Siracusa con questa opera, divertente e attuale, del
commediografo greco, uno dei principali esponenti della Commedia antica.
Per il regista Vincenzo Pirrotta, “Le donne al
Parlamento” sono doppiamente attuali, perché «oltre al tema del potere
affrontano la condizione femminile e soprattutto la raccontano agli uomini di oggi».
A guidare il colpo di stato delle donne di Atene è, appunto, Anna Bonaiuto, che torna al Teatro Greco dopo “Le Coefore” dirette da Giorgio Pressburger nel ’96. Assurda la proposta del personaggio interpretato dall’attrice napoletana, Prassagora, moglie di Blepiro, la quale promuove la comunanza assoluta dei beni: ognuno avrà tutto quello di cui avrà bisogno e tutto in egual misura. Anche l’amore sarà in comune: prima andranno accontentati i vecchi e i brutti, sia tra gli uomini sia tra le donne. Insomma… Un comunismo dei beni e delle donne! Non mancano i riferimenti all’attualità politica, che suscitano le risa e gli applausi del pubblico.
A guidare il colpo di stato delle donne di Atene è, appunto, Anna Bonaiuto, che torna al Teatro Greco dopo “Le Coefore” dirette da Giorgio Pressburger nel ’96. Assurda la proposta del personaggio interpretato dall’attrice napoletana, Prassagora, moglie di Blepiro, la quale promuove la comunanza assoluta dei beni: ognuno avrà tutto quello di cui avrà bisogno e tutto in egual misura. Anche l’amore sarà in comune: prima andranno accontentati i vecchi e i brutti, sia tra gli uomini sia tra le donne. Insomma… Un comunismo dei beni e delle donne! Non mancano i riferimenti all’attualità politica, che suscitano le risa e gli applausi del pubblico.
Il regista Pirrotta(che nella commedia ricopre anche il ruolo
di Blepiro), con un modo tutto personale, cerca di lasciare l’oscenità
dell’opera, senza che dia fastidio allo spettatore. Con gioia riprende un’opera
di Aristofane, considerato innovatore già al suo tempo, un rivoluzionario,
operando una rivoluzione di coscienze. Una rivoluzione, che attraverso la conquista
dei cuori, cambia (o tenta di cambiare) la città, il Paese. Ne “Le donne al
parlamento” si affrontano problemi come la corruzione politica, il problema
della giustizia. La soluzione di Aristofane? L’utopia ovviamente!
Anna Bonaiuto definisce la “sua” Prassagora “una donna piena di
passione, innanzitutto, che nasce già leader. Una trascinatrice dotata di
grande energia e di altrettanta ironia”. Come darle torto?
Un’assoluta protagonista, con la capacità di dominare la scena con il suo forte
temperamento, la sua verve e bellezza. Una commedia, questa, “che parla dei
problemi dell’essere umano con la risata”. Uno spettacolo che parla delle
donne, che parla alle donne.
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