Il caso Tobagi, le Brigate Rosse, il sequestro di Abu Omar, la ’ndrangheta al Nord: alcune delle inchieste più scottanti raccontate da un magistrato che le ha dirette in prima persona. Nel libro "Ne valeva la pena. Storie di terrorismi e mafie, di segreti di stato e di giustizia offesa", Armando Spataro ripercorre gli ultimi trent’anni di storia giudiziaria italiana e descrivere la tempesta che, tra ambiguità e silenzi, si sta abbattendo sulla nostra giustizia. Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano presenterà venerdì 28 a Siracusa il suo ultimo lavoro, nella Sala Vassalli, all'Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali(via Logoteta 27). Credo che già il titolo sia molto eloquente e faccia capire la complessità e l'importanza di quello che non è un semplice libro, ma un documento prezioso e una testimonianza della nostra storia.
Il magistrato si è dovuto
battere contro gli ostacoli frapposti dal governo Prodi, Berlusconi e dagli
stessi Stati Uniti, ma finalmente coloro che sequestrarono e permisero le
torture e le violenze sul rapito sono stati condannati. Sto parlando del sequestro
Abu Omar da parte degli uomini della Cia e dei Servizi Segreti italiani. Quei
silenzi, quelle complicità sono crollati davanti al desideri di giustizia di
Spataro e… grazie alle intercettazioni. Uomini della Cia e del Sismi, autori
del rapimento e del sequestro di persona, sono stato giudicati e condannati.
Un libro vincitore del Premio Caparbio 2010 per la sezione "Politica e istituzione" e il premio Cesare Pavese 2011. Un documento prezioso di un italiano coraggioso, che lotta contro tutto e tutti per difendere i propri ideali e valori. Da prendere come esempio!
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