lunedì 8 settembre 2014

Nick Vujicic :il coraggio di non arrendersi

(Tratto dal giornale Chair del 16 gennaio 2014)

Nato a Melbourne da una famiglia serba cristiana, classe 1982, sorriso aperto e occhi che parlano da soli, Nick Vujicic ha fatto del suo tallone d’Achille una forza. Affetto fin dalla nascita da una rara malattia genetica, la tetramelia, Nick è privo di arti, senza braccia né gambe; uno solo dei suoi piccoli piedi (li chiama ironicamente “cosce di pollo”) ha due dita.  Inizialmente, i suoi genitori rimasero scioccati. Come non esserlo? Per quale motivo il loro bambino doveva sopportare tutto ciò? Perché non poteva, come tutti i suoi coetanei, correre, giocare, abbracciare chi vuole bene e avere una vita “normale”?


Di sicuro non è stato facile né per loro né per Nick: i disagi non mancavano, ma la forza di lottare, di non arrendersi, di avere fiducia e di credere nel domani è stata più forte dell’amarezza e della frustrazione. All’età di sei anni suo padre gli insegna a scrivere con il piede e la madre inventa un dispositivo in plastica che gli permette di tenere una penna o una matita con l’alluce. Preso di mira dai bulli della scuola, Nick attraversò  momenti di forte depressione; fu un articolo di giornale riguardante un uomo che affrontava ogni giorno grandi difficoltà dovute ai suoi handicap che gli fece capire che non era il solo a vivere la disabilità. Addirittura la sua esperienza poteva servire ed essere sostegno per molti. Doveva vedere ciò che aveva e non desiderare ciò che gli mancava. Insomma… Vedere il bicchiere mezzo pieno!

Il suo atteggiamento positivo, la sua gioia di vivere, la caparbietà e la fede in Dio sono state le sue armi vincenti, che lo hanno portato a diventare un uomo forte, sicuro di sé, uno speaker motivazionale, direttore di “Life Without Limbs”, organizzazione per disabili. Ha parlato a oltre 2 milioni di persone in 12 paesi; ha imparato a rispondere al telefono, radersi, lavarsi i denti, pettinarsi i capelli, versarsi un bicchiere d’acqua. Nel tempo libero gli piace pescare, nuotare, navigare, giocare a golf e a calcio. Lo scorso 13 febbraio ha avuto la gioia della paternità: con la moglie Kanae insegnerà molto al piccolo Kiyoshi James. 


Sarà un esempio per suo figlio, così come lo è stato per molti che ha incontrato durante la sua vita.




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