mercoledì 23 ottobre 2013

Radar. Lettura e ragazzi a Roma

(Dal giornale on line "Chair", articolo del 18 ottobre)

“Un uomo che legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto a quello che non sa leggere”  (M. Twain)
I libri: nutrimento per lo spirito e per il corpo, mezzi che permettono di fare viaggi in altre epoche e in posti meravigliosi (più o meno lontani), un modo per alimentare la mente, per allontanarsi per qualche ora (o minuto che sia) dalla realtà che ci circonda. Un modo di insegnare senza prezzo: soprattutto per i bambini.
Ma cosa colpisce oggi maggiormente un ragazzino in una libreria? I colori e le copertine? Il proprio personaggio dei cartoni animati preferito? Può sembrare paradossale, ma i piccoli lettori hanno diverse pretese.


Sui requisiti che deve avere un libro, un tempo avrei risposto le figure e la veste grafica. Oggi non è più così. I bambini hanno bisogno di testi da vivere. Perché nell’era di internet e del digitale, si ha un esigenza quasi fisica del libro e del testo da leggere al di là delle “figure”. Do per scontato, naturalmente, il contenuto: quello era essenziale, deve essere essenziale e soprattutto deve trasmettere qualcosa. Deve fargli capire che con quelle pagine entrerà in un mondo favoloso”.

Queste le parole di Cinzia Giorgio, organizzatrice di Radar, il primo Salone di letteratura per ragazzi di Roma, dedicato ai libri rivolti ai più giovani, che si è svolto dall’11 al 14 ottobre al centro Elsa Morante di Roma (zona Eur). L’evento, col patrocinio di Biblioteche di Roma e del Municipio Roma IX, ha visto quattro giorni intensi di eventi, manifestazioni, incontri, proiezioni, fumetti, videogiochi gratuiti a cura del Vigamus, il museo del videogioco di Roma. Diverse case editrici (di cui parecchie siciliane) hanno esposto i loro libri per ragazzi. Inoltre incontri con autori come Giulio Leoni e Francesco Falconi di Mondadori, Giovanni Nucci di Salani, Roberto Genovesi di Newton & Compton; tra gli ospiti il conduttore televisivo Tiberio Timperi e le giornaliste Carla Cucchiarelli e Roberta Ammendola del Tg3 Lazio.



Radar è un progetto culturale prima di essere anche un luogo di incontro e scambio per ragazzi, genitori e operatori del settore. L’idea è nata dal direttore delle attività culturali del centro Elsa Morante di Roma, Pier Luigi Manieri, che ci ha riuniti per organizzare il salone. La mia competenza editoriale mi ha portata a contattare le case editrici del settore ragazzi. Il dietro le quinte è fatto di giorni di lavoro intenso ma molto appagante. Come quando ti fermano le mamme e ti chiedono con gli occhi lucidi se l’iniziativa proseguirà nel tempo!”.
Queste le soddisfazioni, vere e sincere, degli addetti ai lavori, soddisfatti del bilancio e augurandosi per l’anno prossimo “un coinvolgimento maggiore delle scuole, magari non solo di Roma”.







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