lunedì 16 settembre 2013

Sicilia: al primo posto in Italia per decessi dovuti all'inquinamento nei posti di lavoro

Pagati per tacere riguardo alle malattie che hanno preso al lavoro: tumori, oltre ad altre gravi patologie. Parliamo del polo petrolchimico di Augusta, in provincia di Siracusa, emblema, insieme con Gela, di una  tremenda industrializzazione selvaggia.
Entro gennaio, 30 operai della Esso andranno in pensione con una maxi-liquidazione. Una decina sono affetti da gravi malattie contratte sul lavoro. Ovviamente una volta incassati i soldi non potranno mai più pretendere nulla all'azienda. 


Scrive il quotidiano "La Repubblica": “Al punto 6 l’operaio «dichiara di rinunciare, in via sostanziale e definitiva… a qualsiasi risarcimento danni nei confronti dell’azienda… a qualunque titolo, anche biologico». Muti come pesci, senza poter far valere i propri diritti e le proprie ragioni dopo aver intascato il denaro (ma, ringraziando il cielo, la stampa e i mezzi di comunicazione servono a questo). 
«Non vogliono che si sappia che stiamo morendo», dice al quotidiano il signor Giuseppe  che per la Esso ha lavorato per più di 30 anni.  Oggi ne ha 52 e una grave forma di tumore all’esofago causato, lo scrivono i medici, dalle esalazioni dello stabilimento. I certificati sono in azienda. Sono anche nella sede dell’Inps e in quella dell’Inail. Ma nel contratto non vengono mai menzionati. 



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