mercoledì 4 settembre 2013

Il ruolo dell'insegnante

Lo ammetto... Oggi sono particolarmente emozionata. Perché? Allora... L'autrice di questo articolo è una donna che mi sta molto molto a cuore: è una delle mie maestra di vita, un sostegno nei miei momenti "no", una persona che mi ha fatto amare ciò che studio e mi ha insegnato ad amare ciò che faccio ogni giorno (ci provo almeno!!!). Senza questo semplice, ma necessario elemento, l'amore, il soufflè verrebbe davvero una schifezza!
Lei, Gelly Scapellato,  nel periodo del liceo è stata la mia adorata Prof. di greco e latino e ora, nonostante la lontananza geografica, è la mia consulente personalissima, con cui ho una telepatia non indifferente (vero Prof.?). 
Dopo diversi anni di insegnamento (tutt'ora da ripetizioni a ragazzi, che sono moooolto fortunati), adesso è alle prese con la rivisitazione dell'analisi del periodo dell'  "Apologia di Socrate" di Platone e con due dizionari: uno greco/inglese (americano) e l'altro letino/inglese (americano). UNICA!!!
Ricordo come fosse ieri quando mi ha regalato, in un momento davvero difficile per me, "L'alchimista" di Paulo Coelho, che sarebbe diventato presto uno dei miei libri preferiti. La dedica che mi ha scritto la ricordo a memoria...
Gelly Scapellato è questo e molto altro. Grazie mille Prof. per i suoi continui insegnamenti e per aver accettato di scrivere questo articolo! Nessuno meglio di lei avrebbe potuto fare un pezzo sull'importanza dell'insegnante... Di questo ne sono sicura! 
Grazie ancora. Le voglio bene(sono troppo sdolcinata? Ohi... Che ci posso fare!!! Diamo a cesare quel che è di Cesare!).

Può darsi che la curiosità innata in ogni essere umano ci spinga a voler 
conoscere il vero significato della parola “insegnante” e così si prende un valido dizionario  e si scopre che la definizione è: “chi pratica l'insegnamento; chi insegna per professione”. Se poi si va più a fondo nella ricerca e si riflette sull'etimologia della parola, si trova senza dubbio qualcosa in più . Ecco infatti che si scopre che “insegnante” è colui o colei che segna  “in”, cioè “dentro”. Il suo è certamente un compito molto difficile e di grande importanza in quanto è proprio l'insegnante che forma le coscienze di coloro che diventeranno gli uomini di domani.
Nell'esercitare quest'attività bisogna avere grande senso di responsabilità, pazienza e anche una buona  dose di coraggio.


Quella dell'insegnante, infatti, dovrebbe essere “una missione” e, come tale, richiede dedizione e amore. Tante anime pure, tanti cuori innocenti sono il terreno fertile, in cui si debbono seminare principi altrettanto puri. Proprio questi sono le radici dalle quali sbocceranno piante forti e sane.


Lo sguardo dell'insegnante deve essere limpido e il suo vivere quotidiano ineccepibile in quanto le giovani vite assorbono “dentro”, nell'anima, nella mente, in tutto il loro essere, gli esempi che la realtà esterna offre. 
Si deve curare la cultura sana e pluridisciplinare. E' infatti soprattutto attraverso il commento di una poesia o di una pagina di Storia o grazie alla sottolineatura della saggezza che si coglie negli antichi classici latini e greci , ma anche stranieri , occidentali e orientali , che si realizza la serietà  e la competenza dell'insegnante. E' così che riuscirà a penetrare nell'animo dei giovani e a guidarli nel fare emergere la consapevolezza della vera essenza dell'esistenza umana.
Essere maestri di vita non è semplice come , del resto , non è retta e lineare la vita in se stessa, ma dovrebbe essere questo il primo obiettivo di un insegnante. 
Oggi, purtroppo, in qualche caso si è perso di vista il vero senso dell'insegnamento. Spesso , in qualunque ordine di scuola, si coglie una certa superficialità nell'impegno che cura più l'apparire che “L'ESSERE”. E gli allievi avvertono tale situazione! Vorrebbero una maggiore comunicazione , anche a livello interiore, se necessario.
Pur nella loro giovane età sono vittime di un'esistenza piena di … scogli e delusioni, che tuttavia si possono superare con coraggio , e non con  panico e depressone, se la guida della scuola, accanto a quella della famiglia ovviamente, è un esempio di forza morale che esalta i valori veri : la Pace, l'Amore , inteso come umiltà, la solidità della Famiglia e soprattutto il Rispetto di se stessi.


Un giorno a scuola ho trovato le pareti dell'aula sporche. Scoperto l'autore del gesto, gli ho parlato a cuore  aperto e ho saputo del perché aveva agito in quel modo. Il padre, camionista, era stato accusato di trasportare armi e ingiustamente era stato messo in prigione.
Io gli ho raccontato che da una settimana mio marito se ne era andato, lasciandomi sola con i miei figli e, nonostante tutto, avevo continuato ad andare a scuola. Gli ho chiesto se si era accorto del mio dramma e mi ha risposto di no. L'indomani ho trovato le pareti pulite!


Aveva capito che bisogna essere forti anche dinanzi alle ingiustizie. 
Gandhi, senza armi e solo con la disobbedienza civile, tanto coraggio e indescrivibili sacrifici ha ottenuto l'Indipendenza dell'India dall'Inghilterra.
 E non è una … conquista da niente! Quando ha cominciato, nessuno credeva che avrebbe raggiunto il suo obiettivo. E invece …..


Allora… ecco il mio appello: RESTITUIAMO alla grandiosa figura dell'insegnante la dignità e la grandezza che merita! RIVALUTIAMOLA come MAESTRA di VALORI e, quindi, di VITA!

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