Driiin! Suona la sveglia, mi
stiracchio come un gatto nel letto per un altro minuto. Mi alzo. Caffè a
volontà e Massimo Gramellini da leggere nello smartphone nella sua pagina facebook
per vedere quale altra cosa meravigliosa ha scritto quel geniaccio di
vicedirettore de “La Stampa”. Tranquilli, cari lettori di Chair, questo non è
un noioso articolo sulle mie abitudini mattiniere, ma una riflessione su come
oggi i social network cambiano le nostre abitudini. Sì, perché ormai abbiamo
una terza mano: quella dello smartphone, del tablet o del computer. Ovviamente questa
nostra nuova opzione (a cui il corpo si è dovuto adeguare), serve per
condividere con gli amici pensieri su twitter e face book, o per scattare foto
(più o meno strane, più o meno artistiche) da pubblicare su instagram. Mi piace
questo elemento!
Le nostre care vecchie
abitudini stanno cambiando. Ormai ci si lamenta del caldo, del brutto temporale
o delle vacanze fenomenali che abbiamo trascorso condividendole non più con
quattro amici (al bar, come cantava Gino Paoli), ma con un mucchio di persone.
Alcune delle quali non ricordiamo neppure l’ultima volta che le abbiamo viste
di presenza… Sempre se le abbiamo viste almeno una volta di presenza! Per
cercare l’anima gemella ci rivolgiamo agli amici degli amici su Facebook,
facendo prima un’analisi dettagliata dei loro profili, vedendo che musica
piace, se è appassionato di letteratura, di film, di sport, se sa scrivere in
italiano e sa distinguere una “a” da un “ha”.
Domanda da 1.000 dollari:
davvero si può capire attraverso la tecnologia com’è l’altra persona? Com’ è
possibile? Sono importanti anche il tono di voce, il modo di porsi, lo sguardo,
i movimenti, il profumo. No?
La
conferenza State of The Net ha ospitato la presentazione della nuova ricerca di
Vincenzo Cosenza. Emerge che gli italiani usano di più e meglio i social
network, ma c'è ancora molta strada da fare.
Sembra, da 71 milioni di tweet, che gli italiani sono di cattivo umore da
mesi. Questo è
uno degli aspetti sottolineati dall'analisi di Vincenzo Cosenza, Social
Media Strategist presso BlogMeter,
in
occasione della conferenza of The Net, in cui si è raccontato come si usa la Rete nel nostro Paese.
Per
quanto riguarda Facebook, appare curioso il fatto che chi segue una pagina con un
"mi piace", spesso poi la trascura: le pagine con più
fan, infatti, non corrispondono sempre con quelle che contano il maggior numero
d'interazioni (mi piace,
commenti, condivisioni).
Su
Twitter gli argomenti più quotati sono stati Sanremo2013, Elezioni 2013,
Berlusconi e Serviziopubblico. Il social network da 140 caratteri ci fa
scoprire un aspetto interessante: generalmente in Italia prevale il
cattivo umore. Solo due momenti hanno interrotto una processione
di musoni: Capodanno e San Valentino. La voglia di festeggiare e l'amore, a
quanto pare, ci danno ancora qualche momento di allegria.
Politica,
televisione e sport. Ecco di cosa parlano gli italiani online. Più o meno come
accade durante i pranzi domenicali con le famiglie riunite davanti a un piatto
di lasagne (con parmigiana al sud o cotoletta al nord del Bel paese). C'è un nome che si stacca da tutti gli altri ed è quello di Beppe Grillo:
ben 14,3 milioni di interazioni su Facebook, più del doppio rispetto al secondo
classificato (La Repubblica). D’altronde il successo del comico genovese come
politico è partito proprio grazie al suo blog, tra i più noti in lingua
italiana e tra i 10 più visitati al mondo.
La
tecnologia può aiutare. Ha tanti vantaggi, così come anche tante insidie. Sta a
noi sapere trovare il giusto equilibrio. D’Altronde “in media stat virtus”.
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