venerdì 8 febbraio 2013

CARNEVALE... TRA ARTE E POESIA


Buona sera, miei cari amici! Allora? Come sta procedendo questo Carnevale? Vi siete mascherati? Avete riempito di coriandoli le vostre città? O magari siete andati a una festa e per qualche ora vi siete scatenati come bambini di sei anni circa? Per "festeggiare" insieme a Voi, ho deciso di pubblicare questo post: Carnevale tra arte e poesia... Spero Vi piaccia! Un abbraccio


(Paul Cezanne - Mardi gras. Pierrot et Arlequin)


Viva i coriandoli di Carnevale (G. Rodari)


Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.



(Pablo Picasso- Arlequin)




(Pablo Picasso- Arlecchino)


Il vestito di Arlecchino (G. Rodari)


Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un'altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
'Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l'altro bolletta!".



(Joan Mirò- Il Carnevale di Arlecchino)


Carnevale vecchio e pazzo (G. D'Annunzio)


Carnevale vecchio e pazzo
s'è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all'improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.



(Pierre Auguste Renoir - The white Pierrot)

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