venerdì 21 settembre 2012

L'ORIENTE... A SIRACUSA


Lo ammetto! In un  momento di pausa dallo studio (aaargggg) ne approfitto per riportarvi un mio articolo pubblicato in questa settimana sulla rivista "Chair" (www.chairmag.it). 
Si parla di... Rullo di tamburi... Momento di suspance... Ve lo dico o no? Vabbè dai... Per stavolta sarò clemente: rappresentazioni classiche dell'anno prossimo al teatro greco di Siracusa! Che c'entra l'oriente? C'entra eccome... Leggete leggete!  ;)


“Edipo re”, “Antigone” (entrambi di Sofocle) e la commedia “Le donne al parlamento” di Aristofane: questi gli spettacoli previsti il prossimo anno nel cartellone del XLIX Ciclo di Rappresentazioni Classiche di Siracusa, che si svolgeranno, come di consueto, tra maggio e giugno.

Una nuova, entusiasmante sfida quella intrapresa dal sovrintendente Fernando Balestra e dall’ entourage della fondazione Inda( Istituto Nazionale del Dramma antico), dopo il grande successo delle “Baccanti”, del “Prometeo” e degli “Uccelli” di quest’anno.
A breve sarà deciso il cast definitivo;  fino ad ora, scelto solo lo scenografo: Arata Isozaki, architetto giapponese di fama internazionale, il quale darà una concezione orientale dello spazio e del teatro.                                                                                                                                             
Isozaki, come ha ammesso nella sua venuta a Siracusa tra il 22 e 25 agosto scorsi, vorrebbe che la scena interagisse coi ruderi dell’antico teatro del colle Temenite, di modo che possano essere visibili e collegati attraverso dei ponti e non coperti alla visione dello spettatore. Una struttura nuova, che crei un tutt’uno magico con la già splendida scenografia naturale del teatro, costruito nella sua prima parte nel V secolo a. C. Previsti per metà settembre i primi schizzi su cui, successivamente, basare le scene.


 “ Isozaki è un cultore del teatro greco. Il prossimo anno miriamo a creare un ponte tra oriente e occidente. È possibile anche che la protagonista dell’Antigone sia una un’interprete con connotati mediterranei, magari una marocchina o un’afghana”.
Queste le parole del sovrintendente Balestra, il quale tiene a sottolineare come l’Inda “non produce semplicemente spettacoli, ma rituali”, prendendo coscienza delle problematiche quotidiane e continuando ad essere, anno dopo anno, una sicurezza della realtà siracusana, puntando sulla qualità, sulle maestranze locali e su un reparto tecnico e di sartoria totalmente autonomo.                                                                                                                              
Grande la fiducia riposta nei giovani, risorsa del futuro, con l’”Indagiovani”, attraverso cui si diffonde il pensiero classico nelle scuole medie superiori e inferiori, e con l’Accademia d’Arte del Dramma Antico, che contiene al suo interno la sezione “Scuola di Teatro Giusto Monaco”.
“Dal 2006 i bilanci sono all’attivo. L’Inda è una boa, che racconta la civiltà e ci ricorda il nostro passato, da dove veniamo, quali sono le nostre tradizioni. Rappresenta una delle poche realtà in crescita a livello nazionale”.
In effetti, negli ultimi anni gli spettacoli siracusani sono stati praticamente estranei alla crisi dell’arte e dei teatri, tanto è vero che dal maggio scorso, per la prima volta nella storia, si è introdotta la presenza fissa della commedia, che ha riscosso grande successo.                                                                                       
Un risultato non da poco, che fa riflettere sulla necessità del potenziamento delle forze locali e sull’importanza nel puntare sulla serietà e sull’amore per il proprio lavoro.              
“Ad maiora “ per i prossimi spettacoli.

2 commenti:

  1. Ho avuto la fortuna, quando abitavo in Sicilia, di vedere in questo straordinario teatro, dall'acustica perfetta, quattro tragedie greche con attori meravigliosamente bravi! Quattro giornate della mia vita che non dimenticherò mai!Che divertimento pieno, completo a tutto tondo!

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  2. Già... Io ci vado ogni anno ad assistere alle rappresentazioni classiche. Ci tengo e cerco di vedermele tutte. Amo la letteratura greca. Sono degli spettacoli unici, sia per l'ambientazione, sia per le emozioni che regalano... Quest'anno ad esempio ci sono state le "Baccanti" di Euripide... Uno dei più belli a cui ho assistito, anche perchè è stato dato il giusto risalto al coro, preparato da una fantastica scuola di New York... Da pelle d'oca!!!

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