domenica 25 dicembre 2011

PENSIERI (UN PO' SPARSI) NATALIZI

"Klonatale"


Non basta
gettarsi

nel turbine
di mille
inutili
snervanti
cose da fare

sorrisi/laccati
fiocchi/balocchi
tavole/imbandite
nastri/dorati
messaggi/clonati

Fuggire

(da Crono Silente di Grazia Calanna ed. Prova d'Autore)


Buonasera miei cari amici, spero abbiate passato un bel Natale, sereno e circondato dalle persone a voi più care. Sono qui oggi pomeriggio a riflettere un pò davanti al mio pc, anche perchè (come se non bastassero le mille idee e pensieri che mi frullano nella testa) oggi ho avuto una notizia che mi sta preoccupando abbastanza... Della serie.. Manco a Natale si può stare tranquilli! Evviva! Ma mi affido a quel Bambinello che è nato la scorsa notte e alla Madonna delle Lacrime a cui sono tanto devota. Sto scrivendo molto d'istinto questo post, quindi scusatemi se non riuscite a seguire bene i miei ragionamenti (magari un pò complicati e contorti).




La poesia che ho pubblicato sopra è della mia amica Grazia Calanna, una giovane e talentuosa giornalista. Premetto(e ci tengo a dirlo) che non la pubblico perchè è di una persona che conosco e che stimo, ma perchè ritengo tale scritto immediato, vero, sincero e di indiscussa qualità. E soprattutto credo trasmetta un significato forte. Ed è proprio "Klonatale", letta poco fa su facebook, che mi ha spinto a scrivere questo post. Ho sentito una forza che mi spingeva insistentemente a condividere con voi questi miei pensieri.



Allora...Forse presi e super indaffarati dalle mille cose da sbrigare (regali, mangiare, telefonate ad amici, visite, giocate a carte...), rischiamo di dimenticarci dell'essenzialità, del quid, del motivo vero della festa di oggi. Qual'è questo motivo? Bè... Credo che ormai siamo tutti abbastanza grandi e vaccinati per sapere che non è la venuta di Babbo Natale, di quel simpatico uomo con la barba bianca, che porta una miriade di regali con la sua slitta trainata da renne. 
Non è nemmeno una gara a chi finge di essere una famiglia perfetta da "Mulino bianco" o  ad essere tutti amici carissimi, quando poi durante l'anno( diciamo la verità) con alcuni c'è a stento qualche telefonata.
 E allora cos'è? Bè...E' naturalmente la venuta del Salvatore del mondo, di un Bambino che ha cambiato la storia. Di un Bambino, che con la sua semplicità e innocenza, ha dato la speranza.






Il fatto è che molte volte ce ne dimentichiamo. Insomma... Mi guardo intorno e mi sembra che sfugge questo  fondamentale punto. Alla fine chi se ne importa delle super decorazioni e luci e lucette con cui vengono abbellite le nostre città, se poi ci scordiamo la nostra stella polare da seguire? Può essere che l'unica soluzione è "fuggire via" come scrive nella poesia la Calanna? Siamo arrivati davvero a questo punto? Se è così, siamo proprio alla frutta, cari amici! Non mi posso dimenticare che qualche anno fa nella mia città è morta assiderata una giovane straniera. Proprio la notte del 24 dicembre, come canta la canzone " al freddo e al gelo". Sono rimasta senza parole... E' questo il significato del Natale? E' questo l'insegnamento che ci ha lasciato quel Bambino? Come lo possiamo permettere? Questo vuole essere un post (magari un pò provocatore) che spero faccia riflettere. Il mio fine, almeno, era proprio questo.
 Comunque, anche se a volte mi perdo in questo tipo di pensieri, rimango ottimista. La situazione cambierà. Almeno... Lo spero! Ovviamente con l'impegno di tutti! Nessuno escluso! Auguri di cuore 

2 commenti:

  1. La frenesia non mi tocca, sono forse egoista perché mi vanto di ciò ma non essendo umile come i pastori che hanno accolto Gesù giudico nel mio intimo le altre persone senza accorgermene.
    Non fuggo.
    Resto nel limbo dei miei pensieri ma non fuggo.
    Pensieri di un anno intero che l' Incanto del Natale non addolcisce.

    Natale non portare l' Incanto ma lo Spirito del Cambiamento.

    Non voglio incantarmi ad ogni Natale e poi svegliarmi in un mondo che non è mio, non è quello lo scopo delle nostre "tradizioni".

    Ci assale uno spirito di sopravvivenza che nella frenesia dei momenti prossimi al Natale ci esalta, ci stimola ad essere migliori ma solo per fare regali o riceverne, solo per scambiarsi auguri, solo per " ciao come va ?!? ", godendo solo l' attimo fugace ... Che miseria ...

    Tanto rimarrà di questi giorni ? Voglio essere ottimista anch'io !
    Con questa mia riflessione nella prima parte molto personale la saluto, Pietro.

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  2. Mio caro amico, è proprio questa non accettazione/ amarezza dell'essere migliori solo nel periodo natalizio che mi ha spinto a scrivere tale post. Non sono una persona ipocrita e lo spirito del "volemoci tutti bene" soltanto perchè sono giorni di festa non mi va giù. Ho proprio difficoltà! Ma ti garantisco che ci sono persone che davvero ci credono in determinati valori(vedi mio articolo precedente). Io ne conosco parecchie e mi ritengo fortunata. Sono un pò i miei "angeli custodi" sulla terra e i miei "grilli parlanti". Il cambiamento che vorremmo vedere fuori parte proprio da noi stessi. Attenzione! Non sono una Pollyanna che vede tutto rose e fiori! Ovviamente(un pò come tutti, credo) anche io ho i miei momenti "down"...Eccome se cel'ho! Ma cerco di sconfiggerli con le mie passioni, la voglia di crescere e sapere. Queste, secondo il mio modesto punto di vista, non devono mancare mai! Spero di non essere stata troppo "mielosa", ma di aver espresso da un lato la mia insoddisfazione verso ciò che mi circonda, ma dall'altro anche la speranza che un giorno(non per grazia ricevuta dall'alto) qualcosa possa cambiare. Una buona giornata :)

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