domenica 9 ottobre 2011

9 OTTOBRE: GIORNATA IN RICORDO DELLE VITTIME SUL LAVORO E DELLE TRAGEDIE AMBIENTALI

«Gli infortuni sul lavoro e le morti bianche costituiscono un fenomeno sempre inaccettabile». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, torna a sottolineare l'importanza della sicurezza del lavoro a pochi giorni dalla tragedia della palazzina crollata a Barletta, in cui hanno perso la vita cinque donne che lavoravano in nero in un laboratorio tessile nel seminterrato dell'immobile. Nella giornata si oggi, 9 ottobre, si ricordano, appunto,  le vittime degli incidenti sul lavoro( nel 2010 sono stati complessivamente 775.374).




Ma non solo... Oggi è anche la 1° giornata nazionale dedicata alle vittime delle tragedie ambientali e industriali. Il 9 ottobre 1963, una frana nel bacino idroelettrico contenuto dalla diga del Vajont causava un’inondazione provocando 1.918 morti e migliaia di sfollati. Il rischio c’era e si sapeva. Quest’anno, per la prima volta, il suo anniversario è diventato per legge una Giornata Nazionale dedicata alle vittime dei disastri ambientali o industriali causati dall’incuria dell’uomo.








Le  cause sono molteplici. Scarsa prevenzione, controlli mancati, avidità: nella prima giornata nazionale dedicata alle loro vittime, ecco qual'è il tragico bilancio.

1972-1993 PETROLCHIMICO DI PORTO MALGHERA: Il polo Montedison produce cloruro di vinile, che intossica gli operai e l'ambiente. Accertati almeno 157 morti di tumore e 103 malati. Condannati i dirigenti, ma l'omicidio colposo è prescritto.


10 luglio 1976 DIOSSINA DI SEVESOUn reattore dell’industria chimica Icmesa esplode e libera diossina: 6 mila persone contaminate e 240 colpite da cloracne (una grave dermatosi). Allo studio gli effetti a lungo termine, Condannati due manager, negati i danni morali.


19 luglio 1985 CATASTROFE DELLA VAL DI STAVAUn bacino di decantazione della miniera di Prestavel rompe gli argini a causa di una frana. Travolta la frazione di Stava:  268 morti e 71 case distrutte. Dieci condannati nel 1992 per disastro colposo.


1986 L'AMIANTO A CASALE MONFERRATO: Dal 1962 si conoscono gli effetti mortali delle fibre di amianto, ma la Eternit ha continuato a produrle fino al 1986. Provocando tra Torino e Alessandria circa duemila morti silenziose. Nel 2009 chiesti 20 anni di carcere per due dirigenti dell’azienda. Il processo è in corso.

14 aprile 1991 AFFONDATA LA PETROLIERA AMOCO MILFORD HAVEN: Un’esplosione al largo di Voltri, davanti a Genova. 144mila tonnellate finiscono in mare uccidendo ogni forma di vita e depositandosi sui fondali. E’ ancora inquinato vent’anni dopo (secondo Legambiente). Gli armatori però sono stati tutti assolti.


5 maggio 1998 ALLUVIONE NELLA VALLE DEL SARNO: Dalmonte di Pizzo d’Alvano scendono fango e detriti sui centri di Sarno e Quindici (Sa), portando via 180 case e uccidendo 159 persone. “Fu anche colpa delle costruzioni in luoghi a rischio”, spiega Legambiente. Una settimana dopo l’alluvione c’erano già due nuove case abusive.

6 aprile 2009 TERREMOTO A L'AQUILA: Una scossa di 5,9 gradi Richter (preceduta da altre 114) distrugge l’Aquila e dintorni: 309 vittime, oltre 1.600 feriti e 10 miliardi di euro di danni stimati. Aperta un’inchiesta per omicidio e disastro colposo: molti edifici, come la Casa dello Studente, non erano a norma.

29 giugno 2009 DISASTRO FERROVIARIO DI VIAREGGIO: Deraglia un treno che trasportava 14 cisterne di Gpl. L’esplosione distrugge due palazzine e uccide 33 persone ferendone 25. Con 38 avvisi di garanzia, il processo inizierà nel 2012. Si pensa siano state disattese le norme di sicurezza.

1 ottobre 2009 ALLUVIONE A MESSINA: Diverse frane travolgono dieci centri del messinese: 31 morti e 6 dispersi, un migliaio di sfollati, 95 feriti. “Ancora colpa dell’abusivismo edilizio” spiega Legambiente. Aperta un’inchiesta per disastro colposo ma nessuno è indagato.




Sperando, ovviamente, che la lista non continui ulteriormente e che l'uomo abbia più attenzione per l'ambiente in cui vive. Anche la natura, d'altra parte, ha un'anima.








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